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Sigaretta Elettronica: il business del 2013

Creato il 08 aprile 2013 da Postscriptum
 

sigaretta elettronica

Ti distrai un attimo ed ecco che quello che sembrava uno dei soliti gadget per fanatici diventa…un gadget per fanatici.
Se fino all’anno scorso la sigaretta elettronica si era diffusa quasi in sordina, più tra i fumatori accaniti, i quali magari avevano tastato con mano i rischi di un uso smodato di tabacco e nicotina, oggi riceve il plauso anche e soprattutto dei non fumatori, attratti dal basso rischio per la salute che il nuovo gadget promette.

Basta fare una passeggiata per il quartiere per vedere qualcuno che tiene il simpatico oggettino appeso al collo, oppure nel taschino della giacca o ancora, nei casi più estremi, appeso con un cordino allo specchietto retrovisore dell’auto. Inoltre i punti vendita si stanno diffondendo a macchia d’olio. Ad esempio nel mio quartiere a Roma, ce ne sono 3 nello spazio di appena 2 isolati. Il trucco è semplicissimo: una stanza dai colori neutri, arredamento minimalista con tante e-cigarette in esposizione e un paio di ragazzi (ambosessi) di bell’aspetto.

Ma non finisce mica qui..

Quello della sigaretta elettronica è un vero e proprio business che promette agli investitori un ritorno economico non indifferente.

Proviamo allora a farci un’idea su cos’è questa bene(male)detta sigaretta elettronica.

Il funzionamento è abbastanza semplice da spiegare: quando si aspira dal filtro, il flusso d’aria viene rilevato da un sensore elettronico che attiva un vaporizzatore, il quale riscalda le sostanze contenute nella cartuccia (glicole propilenico, glicerolo e talvolta nicotina) creando una sospensione gassosa che va a inumidire un apposito elemento permettendo l’inalazione delle suddette sostanze. La perfetta miscelazione di queste sostanze produce in bocca lo stesso effetto di una normale sigaretta anche in assenza della nicotina. Al lato opposto del filtro è stato inserito un led rosso che simula l’effetto della combustione perché, com’è noto, anche l’occhio vuole la sua parte. Il tutto è alimentato da una batteria al litio.

sigaretta-elettronica-funzionamento

Intorno alla sigaretta elettronica esiste tutto un mondo di accessori che rappresenta il vero core business per chi abbia la furbizia necessaria per approfittarne. Si va dai filtri, normali e aromatizzati con varie essenze, alla batteria, ma si possono acquistare custodie da taschino, da viaggio, da cintura, e poi laccetti, cordini, e ancora caricabatterie da auto e d’emergenza, casomai doveste entrare in crisi d’astinenza. Il prezzo della sigaretta e di tutto questo ricco contorno di accessori giustifica il nascere di sempre più ditte che acquistano il brevetto del gadget elettronico (che pare appartenga a un cinese) e si buttano sul mercato proponendo le forme più disparate di sigaretta: alcuni modelli sono così futuristici da sembrare moderni inalatori per asmatici.

Il successo della sigaretta elettronica non si spiega solo con la tanto millantata sicurezza per la salute ma piuttosto affonda le sue radici negli aspetti più prevedibili e manipolabili della mentalità collettiva della società in cui viviamo. In primis si evita il fastidioso cattivo odore sui vestiti e l’alito pestilenziale, poi la e-cigarette si può fumare ovunque perché non genera combustione, e infine, va moltissimo di moda. L’ultimo pensiero che si sta diffondendo nell’ultimo periodo ha anche dei connotati di lotta politica: non fumiamo più le sigarette normali così non facciamo arricchire lo stato! Peccato che così fate arricchire tante micro-aziende che vi vendono, loro veramente, solo fumo.

Non essendo un fumatore e non soffrendo di quella mania compulsiva di essere sempre al passo col le mode non posso che pensare che l’unico modo per salvaguardare la nostra salute sia quello di non fumare, o al limite di fumare con moderazione rispettando noi stessi e soprattutto il diritto di chi ci sta accanto di non dover sopportare fumigazioni varie, puzza e rischi connessi con le nostre cattive abitudini. Purtroppo so anche che in un mondo in cui la maleducazione viene vista come fattore di merito tutto questo non è nient’altro che utopia.

E allora buona sigaretta, elettronica o no che sia, a tutti….

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