Arriva l’ok del Codacons, favorevole alla tassazione di beni non primari e dannosi alla salute; è chiesta però la diminuzione delle accise sulla benzina, causa di “ripercussioni pesanti sui bilanci familiari”.
L’aumento consisterebbe in 20 centesimi per le fasce alte e 10 per le fasce basse. Per le e-cig è previsto uno sconto del 40% sulla tassazione per incentivarne il consumo, mentre scomparirebbe qualunque imposta sui fiammiferi.
Le accise oscillerebbero dal 7,5% al 10% e un incremento della quota variabile dal 58,5 al 58,6% per evitare di favorire, o sfavorire, i competitors delle diverse fasce.
L’aumento dell’Iva, considerata salvifica al tempo dell’approvazione, è pagata dai tabacchi anche sulle accise. La conseguenza diretta è stato lo scontro per i prezzi al ribasso. Questione ardua per il Fisco poiché mentre l’Iva è fissa al 22%, l’accisa ha natura mista: una componente specifica, o fissa, indipendente dal prezzo, pari al 7,5% del totale del carico fiscale (aliquota base + Iva, quella che potrebbe essere aumentata al 10%) ed una componente ad valorem, proporzionale appunto al prezzo di vendita e pari ad oltre il 92% del totale.
Niente è ancora certo. E’ probabile che il dlgs verrà approvato dal Cdm entro il 10 luglio, dopo essere passato all’esame del responsabile dell’Economia Padoan.