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Sigarette elettroniche, dilagano i punti vendita

Creato il 01 giugno 2013 da Bradaninis @bradaninis

Stanno spuntando come funghi i negozi di sigarette elettroniche; si parla di 2000 negozi e 5000 addetti in neanche 3 anni. In effetti il primo punto vendita è nato nel 2010. La produzione delle sigarette elettroniche è totalmente cinese e il business che stanno producendo è enorme.

I negozi possono essere aperti sia in proprio che in franchising, l’investimento si aggira intorno ai 10-15.000 euro e via si parte con la vendita al pubblico degli svapatori che sta crescendo sempre di più. Si chiamano sigarette elettroniche ma in effetti possono definirsi elettriche perche’ composte da tre elementi: una batteria ricaricabile, vaporizzatore e filtro cartuccia.

Il tutto viene venduto in kit per il costo di 20 – 60 euro e le ricariche che durano una settimana costano circa 4-5 euro.  Non si sa ancora se le sigarette elettroniche siano dannose o no; il ministro della salute LOrenzin sta aspettando il parere motivato chiesto al  Consiglio superiore di Sanità per poter dire se gli svapatori sono ex fumatori o semplicemente fumatori delle nuove sigarette elettroniche che pare contengono anch’esse una parte di nicotina oltre ai vari aromi.

Di certo non sono contenti i tabaccai tradizionali che stanno perdendo una buona fetta del loro mercato per colpa delle e-cig e di conseguenza anche lo stato che dalla vendita delle sigarette tradizionali incassa qualcosa come 13 miliardi e quest’anno rischia di perderne uno per l’arrivo delle e-cig.  10000 tabaccherie sono a rischio chiusura con 20000 posti di lavoro, per questo i tabaccai chiedono di poter vendere loro stessi le sigarette elettroniche e chiedono che vengano tassate come le tradizionali.

Mi dispiace per la chiusura dei tabaccai ma, visti i danni del fumo, personalmente non ne sono troppo scontenta e anche per lo stato non sono per niente insoddisfatta che non abbia introiti per il business perduto perche’ uno stato che dovrebbe promuovere la salute pubblica non può avere il monopolio sulla vendita di qualcosa che danneggia gravemente la salute e guadagnarci pure (come per il gioco d’azzardo) e salvarsi apponendo la scritta di pericolo sul pacchetto delle bionde.

Comunque il mondo funziona così e parlando ancora di sigarette elettroniche, i consumatori ormai sono 1 milione  e proteste o no quest’anno si svaperanno e-cig per un giro d’affari di 400 milioni di dollari.

foto: photophin


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