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Sigarette elettroniche: 'efficacia e innocuità da dimostrare'

Creato il 02 gennaio 2013 da Informasalus @informasalus


sigarette elettroniche
Le sigarette elettroniche con nicotina sono state bocciate dall'Istituto superiore di sanità

Le sigarette elettroniche con nicotina sono state bocciate dall'Istituto superiore di sanità secondo cui l'efficacia di questo prodotto “è ancora tutta da dimostrare”. È questo, in sintesi, il contenuto della relazione dell'Iss in risposta ad un parere richiesto nei mesi scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi sulle sigarette elettroniche.
“L'atteggiamento che si vuole suggerire – ha spiegato Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Iss - è un atteggiamento di prudenza a difesa del consumatore. Non è infatti ancora dimostrata l'efficacia del prodotto nell'aiutare i fumatori a smettere. Inoltre ci sono elementi che devono essere chiariti riguardo la tossicità di questo prodotto. Possiamo dire che la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale, ma non si può affermare che sia del tutto innocua”.
Secondo l'Iss la sigaretta elettronica dovrebbe passare una serie di controlli e verifiche che al momento non sono previsti. Pacifici ha però spiegato che anche qualora si dimostrasse l'efficacia, la sigaretta elettronica contenente nicotina “dovrebbe essere comunque trattata  come tutti gli altri prodotti sostitutivi del fumo tipo gomme da masticare, cerotti. Vale a dire come dispositivi medici”. Nella sua relazione l'Iss raccomanda inoltre l'inserimento all'interno delle confenzioni di un foglietto di avvertenze. “Ora - conclude Pacifici - le uniche avvertenze riguardano il divieto per i minori di 16 anni e la raccomandazione di tenere il prodotto lontano dalla portata dei bambini”.
L'Iss conclude che le sigarette elettroniche contenenti nicotina “presentano potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età”.
Il ministro Renato Balduzzi ha affermato che “lo studio conferma il grande livello di attenzione verso tutti i fattori di rischio, nel quadro della più ampia battaglia della prevenzione che quest'anno il ministero ha rafforzato. Il principio di prevenzione e il principio di precauzione sono i due riferimenti della nostra azione politica e amministrativa”.


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