“Lottiamo per il pane, ma anche per le rose”, sono i versi del poeta inglese James Oppenheim, che messi in musica diedero vita alla splendida canzone “Bread and Roses”, interpretata tra gli altri da Joan Baez, è divenuto uno degli inni delle operaie tessili americane (e non solo) nel ‘900; il significato è semplice e diretto, anche in periodi di crisi e di difficoltà chi vive del proprio lavoro ha diritto ad accedere alla cultura, all’arte, alla bellezza, ha diritto a coltivarle per crescere e liberarsi. Tanta strada è stata fatta da quando la cultura era una gentile concessione del mecenate di turno al popolino ignorante, così come hanno smesso di essere gentili concessioni l’accesso alle cure mediche e all’istruzione. La Politica è lo strumento con cui questi obbiettivi sono stati realizzati ed è il campo su cui altri diritti possono essere rivendicati e conquistati; sempre che la Politica faccia la politica e non si rimetta in fila ad elemosinare due spiccioli dal signorotto locale. Perché al Trasimeno questo è successo sabato mattina, quando “l’imprenditore filosofo” Brunello Cucinelli ha chiamato a raccolta i sindaci dei nove comuni e la Presidente della Regione, Catiuscia Marini, per istruirli sulla necessità di tutelare la bellezza del paesaggio, la sua dimensione aulica, tanto cara ai sui ricchi clienti, tra una citazione di Ghoete e una di Platone. Un minimo senso del pudore, se non di amor proprio, farebbe ritenere imbarazzante un contesto simile, dove chi riceve il mandato democratico e popolare per tutelare il bene comune ringrazia ossequioso chi per definizione rappresenta il bene privato, il profitto; nessuno che si sia alzato e abbia detto “signor Cucinelli, noi rappresentiamo i cittadini, la ringraziamo per l’invito, ma casomai dovremmo essere noi a convocare lei e non il contrario”. Nulla di tutto ciò, lodi sperticate, ossequi e ringraziamenti nella tacita speranza di essere i fortunati beneficiari di qualche generosa elargizione per il proprio comune; perché sarà anche vero che Renzi idolo del buon Cucinelli, al netto della propaganda a reti unificate, taglia servizi e Stato sociale come un macellaio, con la Regione Umbria che acconsente tacendo, ma denunciarlo, dire come stanno le cose sarebbe troppo scomodo per la tutela della propria carriera politica.
Oscar Monaco – segretario provinciale Prc Perugia