Signore in biancoVoi insegnate la carità
Bene ordinata
Nei vostri castelli in Italia
Signore in bianco
La carità
E molto gentile
Ma che cos'è?
Spiegatemi
Di questi tempi io vivo a Aubervilliers
Un piccolo angolo sperduto in fondo alla miseria
Dove non ci poniamo troppe domande
Per mangiare bisogna sgobbare paparino mioSignore in bianco
L'uccello ferito che ogni giorno
Voi consumate
Apparteneva ad une razza maledetta
Signore in bianco
Detto tra noi
Ricordate
Non molto tempo fa
Siete stato zittoA quei tempi vivevo a Aubervilliers
Non era certo l'epoca per dire dei rosari
Ci ponevamo cosi tante domande
Per tirare avanti bisogna lottare paparino mioSignore in bianco
Se un bel mattino partirete
Con i piedi davanti
Verso i vostri castelli in paradiso
Signore in bianco
Il paradiso
Puo essere carino
Pregate per me
Io non ho il tempoPerché io vivro sempre a Aubervilliers
Le braccia annodate attorno alla mia miseria
Non ci porremo più tante domande
Nella vita bisogna amarsi paparino mioSignore in bianco
Se io insegnassi la carità
Bene ordinata
Nei mei castelli di Aubervilliers
Signore in bianco
Non sareste certo voi
Che andrei a trovare
Per farmi indicare
Cio che bisogna donare
Il Signore in bianco è papa Pio XII.
Questa canzone di Léo Ferré, scritta nel 1949, venne
proibita dal Comitato di ascolto della
radiodiffusione francese.
Traduzione : Enrico Medail
