Cosa la spinge ad abbracciare ideali che non sente propri e a saltare dall’altra parte della barricata?
Misteri inspiegabili ed insondabili della mente umana?
No!
Semplicemente la voglia di ribellione, di trasgressione, di libertà; la voglia di scrollarsi per una volta di dosso l’apparenza di Signorina per bene, e di fare quel che accidenti le pare.
Salvo poi tornare prontamente nei ranghi, quando capisce da che parte soffia il vento.
Perché le Signorine per bene, per quanto trasgressive ed impulsive, rimangono sempre e comunque Signorine per bene e si dimenticano in fretta dei Cattivi Ragazzi.
SignorinaEffe, un film di Wilma Labate
con Filippo Timi e Valeria Solarino.
Selezione 25° Torino Film Festival.
La scena più forte:
Emma (la protagonista) seduta per terra davanti al frigorifero, che piange disperata ed ingurgita tutto quello che le capita sottomano, perché non è poi così perfettina come sembra.
Salvo poi asciugarsi la faccia e telefonare all’ingegnere buono e gentile, invece che all’operaio senza arte né parte.