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Sii tu il cambiamento che vorresti vedere
nel mondo
Tutti sentiamo che grandi cambiamenti sono a portata di mano, ma
più ci avviciniamo alla data fatidica più veniamo inesorabilmente
assaliti dai dubbi.
Una delle sfide più grandi che dobbiamo affrontare è quella di
convincere gli scettici o i pessimisti per natura, quelli che pensano
che tutto andrà sempre nello stesso modo, che siamo dei pazzi a
pensare il contrario e che è inutile resistere; quelli che non
vedono al di la del proprio naso, che accettano le astruse favolette
che vengono propinate alla televisione come verità assoluta e
guardano chiunque abbia un'idea differente come se fosse fuori di
testa o, addirittura, un sovversivo; quelli che non hanno il minimo
interesse negli insegnamenti di qualche filosofo antico come nelle
ultime scoperte della scienza perché per loro non esiste altro che
la vita di tutti i giorni con i suoi problemi, le sue angosce e i
suoi rari momenti di gioia; quelli che credono di conoscere ogni cosa
e tutto quello che è estraneo alla loro visione viene ignorato o
rifiutato.
Mi dispiace dirlo ma sono queste persone il male più grande per
l'epoca di cambiamenti nella quale ci troviamo. Perché l'unico
cambiamento è il cambiamento di coscienza e finché non cambia il
modo di pensare niente può veramente cambiare. Quello che voglio
dire è che il cambiamento deve avvenire, prima di tutto, dentro di
noi e per noi intendo l'intera umanità. Non esistono rivoluzioni se
prima non abbiamo rivoluzionato il nostro modo di pensare e di
affrontare l'esistenza. Potrebbero anche avvenire gli annunciati
fatidici arresti di massa o la divulgazione dell'esistenza degli UFO
e tutto questo creerebbe un clamore enorme all'inizio; ci potrebbe
essere poi la cancellazione del debito e quello creerebbe
probabilmente maggiore grande benessere. Ma poi? Quanto durerebbe?
Credete davvero che basti tutto questo? Non è poco, lo ammetto, ma
sono sicuro che non sarebbero questi cambiamenti a farci sentire
veramente felici se prima non riusciamo a guardare dentro di noi per
scoprire chi siamo veramente, se prima non riusciamo a capire che
siamo tutti parte di un UNO e la felicità di uno è la felicità di
tutti, così come il dolore di uno è il dolore di tutti; che la
ricchezza acquisita alle spalle di qualcun'altro non è vera
ricchezza e che l'unico progresso è il progresso dell'intera
umanità.
Tranquilli, adesso si passa alle belle notizie.
Mi hanno sempre colpito gli studi di Rupert Sheldrake sin da
quando ne ho sentito parlare per la prima volta e credo che quello
che ha scoperto possa applicarsi benissimo alla nostra epoca.
Cercherò di riassumere brevemente.
Rupert Sheldrake è un noto studioso inglese (nato nel 1942) che
si laureato in biologia a Cambridge e in filosofia ad Harvard. Dopo
gli studi si è trasferito in qualche sperduta isola in mezzo al
pacifico per studiare il comportamento di alcuni primati (scimmie) e
quello che ha scoperto in questo periodo di studi è sorprendente: ha
notato che quando una scimmia imparava qualcosa, quel qualcosa si
trasferiva in breve tempo a tutti i suoi simili. In particolare ha
notato che, dopo che una scimmia aveva imparato a sbucciare una
banana prima di mangiarla, questa era riuscita a trasmettere
quest'abitudine a tutte le altre. Questo può apparire normale,
perché naturalmente una scimmia può avere copiato il comportamento
dell'altra, ma la cosa sorprendente è stato scoprire che, in altre
isole, lontano da quella dove sono iniziati gli esperimenti tutte le
scimmie della stessa razza avevano acquisito, nello stesso tempo, la
stessa abitudine di sbucciare le banane.
In seguito Sheldrake ha fatto altri esperimenti simili e sempre il
risultato è stato che, dopo che un certo numero di animali imparava
un dato comportamento, quel comportamento veniva, immancabilmente,
trasmesso a tutti gli esemplari della stessa specie, anche se non
c'erano stati contatti diretti o indiretti e indipendentemente dalla
distanza; questo avveniva sempre, tutte le volte che si raggiungeva
una soglia o massa critica di individui che avevano imparato quel
comportamento. Questo fenomeno Rupert lo ha chiamato Risonanza
Morfica e lo ha spiegato con l'ipotesi che possa esistere una sorta
di campo, la risonanza, dove vengono memorizzate tutte le
esperienze-ricordi e che a quel campo possa accedere, mediante il
cervello, qualunque individuo appartenente a quella stessa specie.
Naturalmente per memorizzare qualche esperienza in quel campo bisogna
prima aver raggiunto la massa critica, ossia un certo numero di
individui che abbiano imparato quell'esperienza; e quella massa
critica Sheldrake l'ha valutata intorno all'1% degli individui. In
sostanza, dopo un 1 % degli appartenenti ad una data specie impara un
comportamento, un atteggiamento o un modo di pensare, quel
comportamento sarà trasmesso automaticamente a tutti gli
appartenenti alla stessa specie.
Possiamo ora provare ad applicare queste importantissime scoperte
alla teoria di un altro grande biologo, questa volta americano: Bruce
H. Lipton (nato nel 1944) che nel suo ottimo libro, l'evoluzione
spontanea, ha provato a dare un interpretazione in chiave moderna
alla ultranota teoria dell'evoluzione della specie di Charles Darwin.
Cercherò di riassumere il più possibile: Secondo Lipton,
Darwin aveva ragione a dire che l'evoluzione avveniva nel corso dei
millenni e in modo casuale, ma a questa scoperta mancava qualcosa,
mancava una sorta di linea guida, una volontà che sembrerebbe
prendere per buona una data linea evolutiva piuttosto che un'altra.
Secondo Lipton, quindi, durante l'evoluzione possono avvenire una
miriade di cambiamenti ma è solo uno quello che prende il
sopravvento sugli altri, come se ci fosse una sorta di volontà che
giudica tra i vari cambiamenti e fa' prevalere sempre quello che
porta ad un migliore progresso della specie.
Proviamo ora ad immaginare una sorta di linea di continuità tra
queste due teorie, ossia la necessità di raggiungere una certa Massa
Critica prima di poter avviare un cambiamento e la consapevolezza che
quel cambiamento potrà prevalere solo se porta verso l'evoluzione,
la crescita e il progresso.
Secondo me oggi ci troviamo proprio in quel punto. Nel punto in
cui siamo ad un passo dal raggiungere la fatidica massa critica e
appena l'avremo raggiunta potremo fare un balzo immenso verso
l'evoluzione dell'intero genere umano.
Personalmente comincio a vedere piccoli cambiamenti nella maggior
parte delle persone che mi circondano: anche gli individui più
irosi, pessimisti, depressi e collerici sembrano aver acquisito una
maggiore serenità in queste ultime settimane, nonostante la
situazione non sia certo delle migliori. Tutti sembrano più
fatalisti, più propensi a credere che tutto si risolverà per il
meglio, meno tendenti a farsi trascinare nel baratro dalle solite
paure. Ma la cosa più importante è che quasi tutte le persone che
conosco sentono che siamo alla vigilia di una svolta epocale e che
niente potrà più rimanere come era.
Nonostante tentino di spaventarci con la crisi economica, con la
minaccia di una guerra mondiale la gente è sempre più pronta a
sorridere e ad aiutarsi reciprocamente. Chi non si allinea con la
coscienza collettiva che sta emergendo non può più farla franca e
allora non è un caso che adesso stiano venendo fuori tutte queste
storie di corruzione, in tutto il mondo. La massa critica che stiamo
raggiungendo è questa: quella di un'umanità che sente di far parte
di un'unica realtà; che sente che è il momento di aiutare gli altri
piuttosto che prendere da loro; che sente che l'odio e la guerra non
portano da nessuna parte ed è solo con l'Amore che si può
raggiungere il vero progresso. Chi non fa parte di questa massa
critica è destinato a soccombere, non ha più futuro. Questo è
quello che sta succedendo e di questo dobbiamo essere grati a tutti
quelli che, come noi, hanno combattuto e soprattutto hanno creduto in
un mondo migliore e a tutti quelli che hanno creduto nell'amore.
Stiamo per raggiungere la massa critica, siatene certi e, per
favore, diffondete questo messaggio più che potete perché anche la
speranza e la fiducia di ciascuno di noi possono fare molto per
accelerare il passaggio e allora non vi sarà altro che amore.
"Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo."
Mahatma Gandhi
Articolo di : Nicola Zegrini, tratto dalla pagina Facebook
"Noi i giardinieri di Gaia"
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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