Ringrazio tanto Andrea Morgione per questa preziosa traduzione di un articolo molto interessante di Aishah Shahidah Simmons.
Buona Lettura!
<< La Lorde lavora in modi magici e misteriosi: un’introduzione al forum su Audre Lorde di The Feminist Wire
Scrivo libagioni a tutti quegli antenati, noti e ignoti, attraverso l’intera esistenza, che se ne sono andati prima di me e sulle cui spalle io, letteralmente, mi poggio.
Martedì, 18 Febbraio, 2014: è l’anniversario dell’ottantesimo compleanno di Audre Lorde, l’autodefinitasi Femminista Lesbica Nera Madre Guerriera e Poeta. Nella sua breve esistenza in quanto entità fisica, Sorella Lorde ha pubblicato dieci volumi di poesie e cinque lavori in prosa, che includono Zami: A New Spelling of My Name; The Cancer Journals; A Burst of Light; Sister Outsider; Our Dead Behind Us; From a Land Where Other People Live; Cables to Rage; Uses of the Erotic: The Erotic as Power; The Marvelous Arithmetics of Distance (Zami: un nuovo modo di pronunciare il mio nome, I diari del cancro, Un’esplosione di luce, Sorella fuori dal coro, I nostri morti alle nostre spalle, Da una terra dove vivono altre persone, Cavi di rabbia, Usi dell’erotismo: l’erotismo come potere, Le prodigiose aritmetiche della distanza, NdT). Le è attribuita la cofondazione, con Barbara Smith, di Kitchen Table: Women of Color Press (La tavola da cucina: la stampa delle donne di colore, NdT), il primo editore statunitense a cura di, per, e a proposito di donne di colore. Nella sua vita, Sorella Lorde ha ricevuto un gran numero di illustri onori e premi, come essere nominata la Poetessa Insigne dello Stato di New York dal 1991 al ’93. Verso la fine della sua vita, le fu dato il nome africano, che lei abbracciò completamente, di Gamba Adisa, che significa “Guerriera: Colei che rende chiaro ciò che vuole intendere”. È morta il 19 Novembre del 1992, dopo una battaglia di 14 anni contro il cancro al seno, in seguito diffusosi al suo fegato. È riconosciuta come una delle più importanti femministe radicali di colore degli ultimi cinquant’anni dalle dottoresse Beverly Guy-Sheftall e Johnnetta Betsch-Cole, nonché dal successivo Rudolph P. Byrd nel loro volume I Am Your Sister: Collected and Unpublished Writings of Audre Lorde (Io sono tua sorella: scritti raccolti e inediti di Audre Lorde, NdT). Oggi, The Feminist Wire fa un passo ardito lanciando un forum globale (Stati Uniti, Europa e i Caraibi) di due settimane per celebrare la vita e l’eredità di Sorella Lorde, che toccano continuamente centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. È una profonda responsabilità essere qui con tutti voi, che leggerete queste parole in questo cyberspazio chiamato The Feminist Wire nell’anniversario dell’ottantesimo compleanno della nostra amata Audre Lorde. In questo spazio sacro co-creato in onore della Figlia, Sorella, Madre, Amica, Compagna, Collega e Maestra Audre Lorde, io scrivo una libagione nel nome della sua eredità di vita. La mia sfera personale è politica. Nel premiato film di Dagmar Schultz Audre Lorde: The Berlin Years, Sorella Lorde disse:
“Ho cominciato come cominciamo tutti, una codarda… spaventata. Ciò non significa che io non sia spaventata ora. Che io lo sia o meno, io importo di meno. Mi stimo più di quanto non stimi i miei terrori. Ciò non significa che io non li abbia. Una volta che assumo quella posizione, posso guardarli e vedere che cosa loro mi insegnano”
In più di un modo, il seme di questo forum fu piantato nel Febbraio del 2012, quando la mia cara sorella/amica Lynn Roberts, assistente professoressa nella Scuola di Salute Pubblica all’Hunter College, mi disse dei piani del Dipartimento di Studi delle Donne e del Genere di celebrare la vita e l’eredità di Audre Lorde per commemorare il 20° anniversario del suo passaggio nel mondo dello Spirito. Senza esitare, io espressi immediatamente il mio interesse a essere coinvolta in ogni modo possibile. Diversi mesi più tardi, Lynn mi chiese di lavorare alla commissione media e di fare una presentazione per uno degli stand. Facendo un salto in avanti arriviamo ad Agosto 2012, quando la mia nuova collega e conseguentemente sorella maggiore/amica D.ssa Joyce A. Joyce mi chiese se volessi insegnare in un corso su Audre Lorde alla Temple University nel semestre primaverile del 2013. Joyce è presidente sia del Comitato di Guida agli Studi sulle Donne sia del Dipartimento d’Inglese alla Temple. Sapeva che io ero da lungo tempo scrittrice di lavori culturali le cui produzioni culturali e i cui scritti negli scorsi 20 anni erano stati fortemente guidati e influenzati da Audre Lorde e Toni Cade Barbara. Sebbene ci rispettassimo immensamente e ci fossimo conosciute di sfuggita per molti anni, non abbiamo mai lavorato insieme. All’epoca della sua inchiesta, stavamo giusto iniziando il semestre autunnale del mio primo anno come insegnante sia nei corsi di Studi sulle Donne sia in quelli degli Studi LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender, NdT) alla Temple University. Non c’è bisogno di dire che tutto quello che volevo era concentrarmi sul proseguimento del semestre autunnale. Ciononostante, coerentemente col suo carattere visionario, la Dr.ssa Joyce stava immaginandosi il semestre primaverile del 2013. A essere ottimisti, la prospettiva di creare ed esporre un seminario inaugurale per laureati e non che si sarebbe concentrato sulla vita e l’eredità di una delle mie eroine più importanti di sempre era intimorente. Eppure, sapevo che era il dono di un’opportunità che non potevo rifiutare. Ero spaventata. Sapevo di non voler dire “no”, ma ero terrorizzata all’idea di dire “si”. Non permisi alle mie paure di paralizzarmi completamente. Fronteggiai le mie paure più profonde di un completo fallimento. Le elencai, insieme ad alcune altre nel mio circolo sacro. Cosa altrettanto importante, la Dr.ssa Joyce non vacillò mai nella sua fiducia e nel suo completo supporto nell’aiutarmi a portare a termine questo fausto incarico, il che fu un dono inestimabile. Entrai in profonda meditazione, nella mia tradizione spirituale basata sugli insegnamenti di Buddha. E richiamai alla mente le parole scritte di Sorella Lorde, che hanno guidato il mio cammino per oltre due decadi.
“Possiamo imparare a lavorare e parlare quando siamo spaventati nella stessa maniera in cui abbiamo imparato a lavorare e parlare quando siamo stanchi. Perché siamo stati indotti dalla società a rispettare la paura più dei nostri bisogni per linguaggio e definizione e mentre aspettiamo in silenzio quel lusso finale che è la mancanza di paura, il peso di quel silenzio ci soffocherà…”
La dottoressa Joyce e io avanzammo insieme. Il titolo e la descrizione del percorso per il mio seminario inaugurale Audre Lorde: la vita e le opere di una donna capace di rompere il silenzio furono concepiti un mese prima del ventesimo anniversario della morte di Sorella Lorde, il 17 Novembre 1992, e alla vigilia del raduno celebrativo nazionale del Dipartimento di Studi delle Donne e del Genere. La Lorde stava lavorando con me nei suoi modi magici e misteriosi.
Non era la prima volta che avevo richiamato le parole di Audre Lorde per aiutarmi ad affrontare le mie paure. Fu quasi esattamente 24 anni fa che le sue parole mi consacrarono per la prima volta. Ho camminato con Sorella Lorde dall’Aprile del 1990, quando l’amico ed ex-collega Hollie Van Ness mi introdusse per la prima volta a Sister Outsider, il saggio della Lorde classicamente senza tempo. Ero una spaventatissima, giovane donna di 21 anni che si stava sforzando di dichiararsi lesbica. Non credo che avessi mai sentito nominare Audre Lorde prima e se l’avevo fatto, sicuramente non sapevo nulla della sua pioneristica vita e opera. Leggere Sister Outsider, in particolare il suo saggio “Trasformazione del silenzio in linguaggio e azione”, cambiò per sempre la traiettoria della mia vita. Mio padre, nonché il mio confidente, Michael Simmons, e la mia insegnante, mentore e sorella maggiore/amica, Toni Cade Barbara, mi diedero entrambi strumenti inestimabili per usare continuatamente ciò che si è evoluto nel mio viaggio femminista nero e lesbico. Presenza costante eppure inosservata, le parole di Audre Lorde mi diedero una cartina stradale su cui tracciare il mio percorso come un’outsider senza rimpianti, una donna nera innegabilmente cosciente di esserlo, e una femminista lesbica non negoziabile. Se c’era un qualche dubbio, mio padre fece tutto quello che fu in suo potere per eliminarlo. Comunque, furono le parole di Sorella Lorde a convincermi oltre ogni possibilità di dubbio che io non avrei mai, mai e poi mai dovuto scegliere tra la mia razza, il mio sesso e/o il mio orientamento sessuale. Erano un tutt’uno. Io ero… io SONO UN TUTT’UNO. Fui battezzata metaforicamente nell’Oceano di Lorde. Questo battesimo mi condusse a creare la mia compagnia di produzione e a darle il nome di AfroLez® Productions. Questo atto fu seguito dalla creazione del termine AfroLez®Femcentric per definire il ruolo culturale cosciente di donne di discendenza nera/africana identificata che sono Africocentriche, femministe E lesbiche. Non molto tempo dopo, ho prodotto e diretto il mio primissimo video breve, Silence… Broken , che fu concepito durante una lezione di Toni Cade Barbara allo Scribe Video Center di Philadelphia su come scrivere un copione. Silence… Broken è un cortometraggio narrativo sperimentale che visivamente si basa su “Trasformazione del Silenzio in Linguaggio e Azione”. Parla del rifiuto di una lesbica afroamericana di tacere di fronte a razzismo, sessismo e omofobia. Con l’inclusione dei versi dell’acclamata poetessa e mia sorella Jourdan Imani Keith, Silence…Broken è dedicato alla memoria di Audre Lorde.
“Il silenzio non è mai senza paura – paura della visibilità, della penetrante luce dell’esame minuzioso e del probabile giudizio, paura dell’indefinibile dolore che deriva dal giudizio, e paura della morte… siamo già passate oltre tutte queste cose, in silenzio, tranne che con la morte. E mi ricordo tutto il tempo durante il quale ora se fossi stata costretta a nascere muta, o avessi mantenuto un giuramento di silenzio per tutta la mia vita solo per la mia sicurezza, avrei comunque sofferto, e sarei morta comunque. Tutto ciò è davvero eccellente per mettere le cose in prospettiva…”
Non ho mai avuto la grande fortuna di essere in presenza di Sorella Lorde o di incontrarla. Negli anni, ho parlato e scritto estensivamente di come le parole di Sorella Lorde abbiano giocato un ruolo cruciale nella mia capacità di rompere quelli che per qualcuno sono silenzi indistruttibili. Riconosco come le parole di Sorella Lorde abbiano acceso il fuoco che mi ha permesso di identificarmi pubblicamente come sopravvissuta sia a un incesto che a uno stupro. Posso anche diffondere pubblicamente i dettagli riguardo il mio aborto legale e privo di rischi, che potrebbe essere un risultato del mio stupro come dell’avere avuto un rapporto sessuale piacevole e consensuale meno di 24 dopo il mio suddetto stupro con un altro uomo. Sono capace di sfidare le contestazioni omofobe che connettono la mia identità di femminista nera e frocia al fatto che sono stata ripetutamente molestata da bambina e stuprata quando ero una donna molto, molto giovane. Senza esitazione, incoraggio le persone a consultare le statistiche globali della violenza contro le donne e i bambini, e a confrontare quei numeri con quelli delle persone LGBTQIA (Lesbian Gay Bisexual Transgender Queer Intersex Asexual) nel mondo. Se la violenza sessuale ha “reso” le persone frocie, la maggior parte degli abitanti di questo pianeta dovrebbe essere composta da froci. Inoltre, non sostengo il giochetto di concentrarsi sul trasformare l’identità omosessuale in una patologia, piuttosto che concentrarsi sull’eradicazione della violenza sessuale. Sorella Lorde mi ha autorizzato a dire che io sono una lesbica nera perché io amo le donne, non perché odio gli uomini. Non voglio insinuare che questo tipo di lavoro sia avvenuto da un giorno all’altro. Tutt’altro. Il paragrafo precedente assomma anni di continuo, estensivo, duro e non negoziabile training autogeno. Io sono un work-in-progress ancora in corso. Sorella Lorde non ha mai detto che sarebbe stato facile, e aveva ragione. Non lo è. È un lavoro implacabile e sfibrante, ma le ricompense non hanno prezzo.
Per anni, mi sono inginocchiata all’altare della Signora*, come la chiamo intenzionalmente ogni tanto. Nel tempo e in particolare più di recente, negli ultimi mesi, ho imparato che questo era un tradimento tanto nei suoi quanto nei miei confronti. Ho inequivocabilmente chiaro in testa che Sorella Lorde era e, oserei dire, il suo spirito È ancora una forza da non sottovalutare. Comunque, fintanto che chiunque di noi la piazza “lassù”, creiamo un paradigma che prima di ogni altra cosa non onora il sacro potere da cui attingere dentro di noi, come lei ha sfidato ognuna di noi a fare. Secondariamente, non stiamo onorando il suo retaggio quando la mitizziamo. Possiamo facilmente spiegare tutte le vie che la Poetessa Guerriera ha percorso per rompere continuatamente i suoi silenzi di fronte a un’eccezionale paura e terrore, mentre simultaneamente diamo sia un contesto sia una giustificazione del perché possiamo o non possiamo. Citeremo i nostri passi della Lorde preferiti e includeremo il suo nome nella lista degli incredibili agenti della rivoluzione sociale che hanno trasformato il mondo. Non fraintendiamoci: lei è in cima alla lista di quei nomi, per me. Ma che cosa significa il fatto che stiamo soltanto ripetendo le sue parole, invece di percorrere il suo cammino? Spesso, molti di noi non comprendono davvero nel cuore e nello spirito lo sforzo che Sorella Lorde ha compiuto per trasformare letteralmente “il suo stesso silenzio in rabbia, linguaggio e attivismo internazionale virtuosi e impegnati” durante i 58 anni della sua vita. Non ricordiamo che spesso lei ci disse di aver trasformato il suo silenzio in linguaggio e azione nonostante le sue paure e la sua insicurezza. Una delle sue tante storiche sorelle-amiche e colleghe, la D.ssa Johnnetta Betsch Cole, scrisse:
“Audre Lorde può essere stata feroce, ma raramente era sicura. Il modo in cui lei ha attraversato il mondo ci ricorda che la grandezza non è sinonimo di perfezione. In effetti, essere umani significa essere imperfetti.”
Sorella Lorde disse e chiese:
“Io sto facendo il mio lavoro… e tu?”
Questo forum è stato originariamente concepito come un’opportunità di includere unicamente saggi/poesie/appunti d’amore scritti dagli studenti interessati e da tutte le studiose ospiti invitate – Alexis Pauline Gumbs, Melinda Goodman, Elizabeth Lorde-Rollins, Darnell Moore e Beverly Guy-Sheftall – al mio seminario sulla Lorde alla Temple University. Inizialmente, vedevo il forum come parte della tradizione dei Racconti e Storie per Gente Nera Toni Cade Barbara. Comunque, dopo averci pensato un po’ su, realizzai che il forum che avevamo immaginato sarebbe stato una fantastica opportunità di estendere la rete ed evidenziare alcune delle tante voci che conobbero Sorella/Madre/Maestra/Poeta Audre Lorde; e, contemporaneamente, per celebrare il meraviglioso insegnamento, il meraviglioso lavoro culturale e il meraviglioso attivismo di matrice Lorde che c’è già stato o sta accadendo proprio ora.
Questo forum è un umile tentativo di celebrare e innalzare il rivoluzionario lavoro intersettoriale necessario per accentrare i margini nei margini negli Stati Uniti, nei Caraibi e in Germania. Presenteremo meditazioni, saggi critici, sermoni, riflessioni personali, poesie, note d’amore e video da un’ampia scelta di persone diverse. L’età dei collaboratori va da circa vent’anni a oltre ottanta. Siamo eterosessuali, gay, lesbiche, bisex, cis*, trans, femminili e mascoline, afroamericane, afro-europee, afro-caraibiche, afroasiatiche europee, americane bianche e/o europee bianche. Non ho neanche citato le tradizioni spiritual-religiose. Molti dei collaboratori hanno conosciuto Sorella Lorde di persona, mentre altri l’hanno incontrata solo recentemente, non prima dell’anno scorso, attraverso le sue parole, scritte e pronunciate. I due progetti “Femministe che amiamo” che includeremo in questo forum celebrativo saranno videointerviste intime con la figlia di Sorella Lorde, Elizabeth Lorde-Rollins, e la sua compagna negli ultimi anni della sua vita, Gloria I. Joseph. Per quanto differenziato questo collettivo globale di oltre 40 persone possa essere, non siamo diverse quanto potremmo. Nella sua esistenza fisica e in ventidue anni come amata e apprezzata antenata, Sorella Lorde ha lasciato una traccia duratura. The Feminist Wire può soltanto toccare la punta di una immensa superficie che copre così tante persone diverse in giro per il mondo. Scrivendo come organizzatrice e direttrice capo di questo forum, posso solo attestare, alle 3:02 di mattino di questo 18 Febbraio 2014, che ci siamo intenzionalmente protese il più possibile mentre simultaneamente portiamo avanti l’invisibile idea femminista i cui pilastri sono l’amore disimpegnato e la voglia di modifiche sociali compassionevolmente radicale, anti-imperialista, anti-razzista, anti-sessista, anti-omofoba e anti trans-fobica. Il Team del Forum di Audre Lorde è un ramo di TFW che ha avuto inizio con Ness White, la mia precedente dottoranda sia nel mio seminario sulla Lorde sia nel seminario “Un’introduzione agli studi femministi” alla Temple University. L’inestimabile aiuto di Ness durante l’estate del 2013 e per una gran parte dell’autunno del 2013 l’ha trasformata in una co-editrice. I membri del Collettivo Editoriale di TFW che, non appena li misi al corrente della cosa, dissero “Mettimi al servizio della Lorde**” sono Heather Laine Talley, Heidi Renee Lewis, Brooke Elise Axtell, Alexis Pauline Gumbs, Darnell L. Moore, David J. Leonard, Kai Green, Mecca Jamilah Sullivan e TC Tolbert, con Stephanie Gilmore. Tamura A. Lomax e Monica J. Casper hanno sempre tenuto il tutto sotto controllo come e quando necessario. Fidatevi se vi dico che stiamo ancora lavorando su questo forum. Per conto di TFW, porgo profonda e sentita gratitudine a Dagmar Schultz che ci ha graziosamente e generosamente dato il permesso di usare la maggior parte delle foto incluse in questo forum su Sorella Lorde dalla sua collezione personale. Un ringraziamento speciale alla mia studentessa Riannon Caflish per le sue abilità di traduzione dal tedesco. Siamo in debito con tutte le incredibili collaboratrici che hanno messo così tanto tempo, amore, cura e rispetto nei loro contributi. È stato un viaggio dall’invito alla pubblicazione. Oggi è il giorno uno di un tutto nel vasto e assai profondo Oceano di Lorde che sperabilmente rafforzerà o accenderà i vostri fuochi compassionevolmente giusti per rendere questo mondo un posto più umano per tutti i suoi abitanti. Speriamo che continuerete a nuotare con tutti noi fino all’altra sponda di questa piccola eppure onnicomprensiva parte del vasto Oceano di Lorde.
Nelle mani di Afrekete! Ashe’.
*Cisgender, abbreviato in “cis”, è in inglese l’opposto di transgender, ossia transessuale, e indica una persona allineata psicologicamente con il proprio corpo, che non si sente, cioè, qualcosa di diverso da quello che appare.
**Ebbene si, è sempre il gioco di parole di prima >>
trad. di Andrea Morgione
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