Magazine Diario personale

Silenzio

Da Icalamari @frperinelli

 

A chi conosce il francese, Internazionale segnala lezioni di piano on-line per soli 29 euro al mese. Basta andare su http://www.jejouedupiano.com/index.html e seguire fiduciosi le istruzioni.

 

Due sono le cose che mi sto rassegnando a lasciare nel cassetto dei desideri irrealizzabili. In fondo, roba da poco: imparare come si deve il francese – ci provo a più riprese, sempre con lo stesso metodo, da che avevo tredici anni. Capisco abbastanza, ma non lo parlo proprio – e riprendere a suonare il pianoforte. Non posso permettermele, le lezioni di Jejouedupiano. Non tanto per la cifra quanto per la persistente ignoranza della lingua.

Decorazioni a parte, il piano di Jane Campion somiglia tanto al mio. Che sta bene dove sta, là in fondo a quell’oceano.

Jane Campion – Lezioni di Piano (1993)

THERE is a silence where hath been no sound,
There is a silence where no sound may be,
In the cold grave–under the deep, deep sea,
Or in wide desert where no life is found,
Which hath been mute, and still must sleep profound;
No voice is hush’d–no life treads silently,
But clouds and cloudy shadows wander free,
That never spoke, over the idle ground:
But in green ruins, in the desolate walls
Of antique palaces, where Man hath been,
Though the dun fox or wild hyaena calls,
And owls, that flit continually between,
Shriek to the echo, and the low winds moan–
There the true Silence is, self-conscious and alone.

 

Silence, by Thomas Hood


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