Mi tolgo le cuffie e ascolto il silenzio. Il silenzio è una cosa che si ascolta. Lo scopro per la prima volta. Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia
E’ un piacere indescrivibile quello di stare in casa senza nessuno.
I figli a scuola, il marito fuori per lavoro, il silenzio della casa, di spazi e tempi tutti per me.
La mattina esco per portare il piccolo all’asilo e dopo le commissioni varie ritorno a casa. Volendo potrei pranzare dai miei. Ma il piacere di rientrare nella casa silenziosa e vuota è maggiore. Uno alla volta rientreranno tutti: il figlio maggiore tra meno di un’ora, il piccolo dopo le 16:00 e stasera mio marito. Stasera la casa, come tutte le case, che siano mulino bianco o case di gente normale, riprenderà la sua confusione fatta di voci, pianti, televisione, videogiochi; allora, adesso, questo silenzio reale, appagante per la mente, abitato solo da me, che invade i miei pensieri, mi permette di calmarmi se sono agitata, di pensare con calma, di ricaricarmi per quello che verrà dopo, lo vivo come un premio e non una mancanza.