Magazine Diario personale

Silenzio e mutismo

Creato il 20 febbraio 2012 da Pecchio @lapitwit

luca-massimo-tullio611 Maggio 2011

Silenzio non è mutismo.

Silenzio è ascolto della Parola.

Silenzio è ascolto delle parole di fratelli e sorelle.

Silenzio è parola sussurrata (come Quella Parola ad Elìa attraverso la “brezza leggera”) e mai urlata.

Silenzio è condivisione.

Silenzio è fiducia.

Silenzio è una mano tesa per stringere un’altra.

Silenzio è un ponte che una persona attraversa per congiungersi con l’altra dalla parte opposta o che entrambi, dalle parti opposte, attraversano per congiungersi nel mezzo.

Silenzio è presenza discreta.

Silenzio è proporsi senza imporsi.

Silenzio è quando un Matrimonio o la nascita d’un figlio diventano motivi di condivisione.

Silenzio è scrivere a qualcuno in qualunque modo

Silenzio è solitudine.

Mutismo è assenza con deliberato consenso.

Mutismo è diffidenza.

Mutismo è divisione.

Mutismo è isolamento.

Mutismo è una mano sempre in tasca.

Mutismo è quando coniugi e genitori considerano di razza inferiore coloro che non sono come loro.

Mutismo è quando studio, lavoro e volontariato diventano pretesti per tenere a distanza chi ha smesso o finito di studiare e/o lavorare e tenere a distanza chi non è impegnato nel volontariato.

Mutismo è quattro mura erette per impedire ogni accesso esterno.

Mutismo è rispondere (o non rispondere), soltanto, per mantenere le distanze.

Nel silenzio la Parola troverà sempre accoglienza.

Nel mutismo, invece, la Parola troverà, sempre e soltanto, rumore assordante incapace, anche con deliberato consenso, d’accoglierLa, d’ascoltarLa.

Luca Lapi


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