Han detto che sei scomparso per amarezza.
Ma che ne sanno loro.
Io sì che lo so.
In te albergava meno infelicità
di quanta ce ne sia in chi si ricorda di te.
Sei scomparso perché tentavi di trovare la gratificazione
arrischiando di trovare il nulla.
Dovrò attendere il mio turno
per conoscere ciò che hai trovato.
O se mi aspettano silenzio e vuoto.
Chiunque ti ha conosciuto
ripassa ogni tuo atto al bagliore dell’ultimo,
fiatando di te si avviano dalla fine
per poi risalire nel tempo.
Nessuno mai
che raccontasse cominciando dall’inizio.
E allora ecco che l’atto finale è divenuto quello fondante.
Tutte cazzate.
Quel tuo istante finale ha mutato la tua vita
Ma solo ai loro occhi.
Ai miei è tanto inaccettabile da partorire in me
l’alienazione di credere nella tua eternità.
DIS.
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