C’è questo cartellino su una delle mie librerie, e anche in altri tre punti della casa.
Che poi, non è nemmeno vero. (Però il cartellino è fighissimo e di ciò ringrazio pordenonelegge.it) Molte persone hanno bisogno di silenzio per leggere, e magari voi siete tra queste. Io no, leggerei anche in un ipermercato nell’ora di punta del giorno di punta.
Però ci sono due luoghi per me sacri al silenzio del lettore, o comunque al parlare garbato: la biblioteca è il primo e il secondo è la libreria. Che la libreria sia luogo di chiacchiere lo apprezzo anche. Ma se non posso pretendere bassa voce e niente strilli dagli altri clienti… posso almeno chiedere che non mi venga sparato nelle orecchie l’ultimo successo musicale di Tamarralandia?
Cari librai, una cosa in silenzio di sicuro la faccio: soffrire.