
Cielo compatto, monti a corona,verdognola acqua di fiume
che arrancando a fatica tra sassi e pantegane procede alla sua foce.
Fitta vegetazione ma che si alterna a tratti ad aree brulle.
Caldo secco di giorno che affatica il passo. Notti umide e fredde.
Quel freddo senza scampo che fa accapponare la pelle.
E stringe il cuore.
C’è chi parla e c’è chi tace e pare che porti
sulle sue magre terga tutto il peso del mondo.
Silenzi certo di gesti inadempiuti ,che domandano rispetto.
E poi, il sorriso tenero di un bimbo dai grandi occhi che chiede appena amicizia.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Il dipinto in alto che accompagna il testo, dal titolo "Lo straniero", è del pittore spagnolo Joseph Segui Rico
