Silicone nel cervello

Da Ransie @_Ransie_

Poniamo il caso che R. incontri F. per la prima volta e le chieda un’informazione generica. Consideriamo che F. risponde facendosi scudo di frasi di circostanza.
R. non ascolta le frasi e scruta F. per averne un’idea di grandi linee. Stilato mentalmente il suo pensiero, R. va e fa quello per il quale si era recata in un preciso posto, a una precisa ora per fare una precisa cosa. E se ne va.

Il martedì successivo R. torna in quel preciso posto, ad una precisa ora, diversa da quella precedente, per attuare un preciso lavoro. F. non c’è.
R. scopre da informazioni illecite ma di natura profondamente legale e fonte sicura che F. è scappata in un preciso luogo lontano, anzi lontanissimo, da quello nel quale lei si trovasse in quel preciso momento e nel quale F. sarebbe tornata solo la settimana successiva.

*** Q u a l c h e m e s e d o p o ***

F. lunedì non si presenta nel preciso posto di sempre. Più tardi, al suo posto, un certificato medico: influenza.
Ci credettero, loro. R. no. F. aveva deciso di rifarsi le orecchie, e il seno; tanto che si sottoponeva ad un’anestesia, tanto valeva fare più cose!

F.: 27 anni, 179 cm, 56 kg, capelli lunghi scuri, italiana figlia di padre etiope e madre cilena.
Un tipo: un tipo di mazza di scopa, un tipo gentile, un tipo da discoteca e da griffe di un certo livello che prevedono tanti zeri.

La gentilezza e la maternità di F. hanno fregato R.
Perché R. la credeva seriamente una brava mazza di scopa, una ragazza con la testa al posto giusto, che sa miscelare perfettamente i valori della famiglia, dell’amore e sa divertirsi con gli amici e ottenere gli oggetti tanto ambiti facendo qualche piccolo sacrificio.

Col cazzo!

F. vuole bene alla sua famiglia; si accompagna sempre alla sorella anch’ella con le tette stile Pamela Anderson (in questa foto qui) ¹.
F. decanta l’amore eterno, il principe azzurro, il castello rosa, i pupazzi di glassa, Cenerentola e le sorellastre che rosicano. Crede nell’amore passionale e incontaminato, nel rispetto reciproco e nelle libertà di coppia. Cioè, è quello che dice. Perché F. fa un po’ il comodo che le pare e la monogamia tanto ricercata è qualcosa che non riguarda lei ma solo gli altri².
Borse di Gucci, abiti di Burberry, scarpe Dolce & Gabbana, accessori di Fendi. E questi sono solo alcuni, i più vistosi. R. credeva che F. facesse qualche piccolo sacrificio in onore dell’alta moda. Wrong!
F. faceva qualche marchetta in disonore dell’alta moda. Right!
Tant’è che tempo fa diceva ad R., mentre quest’ultima ammirava rispettosamente un Ferrari 599 sul quale sarebbe salita per fotografare la bellezza di cotanta auto e pubblicizzarla in maniera adeguata, diceva che lei ci aveva viaggiato. Come? Dove? Dai?!! Ci era stata con un tipo facoltoso³ che l’aveva portata lì per essere sicuro di avere una donna al suo fianco come accompagnatrice⁴.

R. ha sempre pensato che non si giudica a prima vista. Spesso ci si ricrede sulla prima impressione, per questo andrebbero evitati i giudizi, per non doversi ri-credere, per avere una visione totalitaria di una persona, di una situazione, di tutto insomma.
R. oggi pensa che spesso le prime impressioni si rivelano giuste⁵ .
R. inoltre, a termine di questo scritto, pensa che parlare in terza persona è da idioti.

*** F i n i s  ***

¹ Non ce l’ho con chi si sottopone ad una mastoplastica additiva per qual-si-voglia motivo; ce l’ho con chi si indebita pure le mutande per potersela fare!
² Che tradotto: F. è na zoccola! [e lo era anche Giulietta].
³ Un po’ puttaniere/pappone/so-figo-c’ho-i-soldi-dammi-la-figa-me-lo-devi : pensiero lineare nella mente di R.
⁴ Leggi escort. Leggi troia.
⁵ Quantificabile con una percentuale pare ai 99 punti su 100.

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