La storia di questa che fino al 1997 era un'anonima cittadina in mezzo alla steppa (conosciuta come Akmola, e prima ancora Tselinograd, al massimo per essere stata al centro della politica di produzione dei cereali di Krusciov) comincia ad essere abbastanza nota. Da quando infatti il presidente-padrone del paese Nursultan Nazarbaev decise di farla diventare la nuova capitale dell'immenso stato centro-asiatico rinominandola col nome che significa appunto "capitale", ad Astana sono stati investite quantità esorbitanti del denaro proveniente dalle grandi ricchezze del paese (gas, petrolio e materie prime) per renderla la città più moderna e tecnologica del pianeta e il principale punto di passaggio tra Mosca e Pechino, in contrapposizione ai paesi arabi.
Come per le altre città di questa parte di mondo, ma in maniera ancora più esasperata, la città pur non raggiungendo ancora il milione di abitanti (ma li raggiungerà presto perché ha un tasso di crescita spaventoso) è estesissima, consistendo di due diversi nuclei urbani separati dal fiume L'importanza crescente di Astana, sia a livello economico-finanziario che turistico, la sta popolando di hotel di ogni livello, ma ci sono anche alcuni ostelli per chi vuole spendere meno: il piccolo
Ishim: la vecchia Akmola (completamente rinnovata) a nord, che rappresenta la zona residenziale e infatti la maggioranza degli alberghi e dei ristoranti, dei negozi, dei bar e locali notturni e anche le due stazioni suddette, si trovano qui; mentre il futuristico distretto finanziario e amministrativo è situato a sud.
Muoversi a piedi in città è difficile viste le dimensioni, ma per spostarsi vi è una comodissima e capillare rete di autobus pubblici i cui percorsi contrassegnati dal numero del bus stesso sono oltretutto segnati su delle cartine attaccate a ogni fermata, rendendone la fruizione semplicissima anche per gli stranieri. Anche il nuovo aeroporto internazionale, che si trova una decina di chilometri a sud, è comodamente raggiungibile in bus.
Apple Hostel è risultato essere una sistemazione comoda, pulita ed economica, l'ideale per i backpacker (attenzione però, la sua posizione sulla cartina della LP è sbagliata di qualche centinaio di metri, si trova sulla stessa strada indicata dalla guida, ma a sud di viale Irmanov, e bisogna entrare nel piazzale dell'ultimo complesso di condomini sulla sinistra: se non mi avessero scritto loro una mail con le giuste indicazioni non l'avrei mai trovato...comunque su google maps la posizione invece è giusta).
Poco prima del ponte sull'Le principali direttrici della zona nord: Attraversando il fiume sul ponte pedonale ci si ritrova nel City Park, dove si può passeggiare sui sentieri nel bosco e lungo un laghetto artificiale, costeggiare strutture sportive e sbucare lungo Nel punto in cui si sbuca sul viale principale ci sono anche alcune attrazioni: l'
La zona a nord del fiume, benché sia di aspetto gradevole, non ospita molte attrazioni, tuttavia vi sono comunque un paio di interessanti chicche.
Ishim sorge il Centro Culturale Presidenziale, che è il solito museo storico-archeologico-etnografico (ma uno dei più ricchi della nazione), ma che colpisce soprattutto per la sua forma avveniristica che ricorda una yurta. Più in centro si trova invece il Museo del Primo Presidente, che se le sezioni dei musei dedicate all'indipendenza e a Nazarbaev sono in generale piuttosto pacchiane e inutili, la prima residenza ad Astana del presidente è invece molto interessante, con gli arredi originali e vari reperti e oggetti che testimoniano la storia recente del Kazakhstan. Respublika (da nord a sud), Kenesary e Kabambay Batyr, il viale che dal ponte monumentale sul fiume attraversa tutta la zona meridionale della città, tagliando in due il quartiere degli affari e arrivando fino all'aeroporto. Abay (da est a ovest), sono poi piene di vita e di attività commerciali e ricreative. Molo piacevole è poi la passeggiata sul lungofiume dal ponte stradale fino a quello pedonale. Atameken, ovvero un parco stile "Italia in miniatura" dove ci sono i modellini di tutti i principali monumenti del paese; il Duman, un parco di divertimenti con l'Oceanarium; una collinetta artificiale dalla quale si aprono bei panorami sulla città e il Circus, un'arena dalla forma di UFO. Poco più a sud sorge anche il Triumph, un monumentale complesso, che contiene hotel e appartamenti, dall'accattivante forma che ricorda l'università Lomonosov di Mosca.
Il distretto ha la forma di un ovale schiacciato, lungo circa 2,5 km, che può essere percorso quasi interamente da ovest a est sul Scendendo dal bus su Nel parco antistante la costruzione si può passeggiare ammirando le aiuole, la grande fontana, la facciata neoclassica del teatro dell'Opera e ritrovarsi davanti al maestoso Poco a sud della piazza invece, dietro alla prima fila di palazzi, sorge la prima delle due grandi moschee cittadine, la
Ciò che rende però, e che renderà sempre di più, Astana un'interessante destinazione turistica è il suo quartiere affaristico e amministrativo, dove decine di quelle che vengono ormai chiamate archi-star (capeggiate da Norman Foster e Kurokawa, ma ce ne sono anche alcune italiane) stanno facendo a gara per dare libero sfogo alla loro creatività.
Nurzhul Bulvar, un ampio viale pedonale con aiuole fiorite e piccoli monumenti e statue, su cui si affacciano la maggior parte dei futuristici complessi che ospitano uffici, istituzioni e centri commerciali.
Kababmbay Batyr ci si ritrova nella parte occidentale dell'"ovale", quindi tanto vale raggiungere quella estremità e cominciare la visita del distretto da là, dove sorge il Khan Shatyr, uno dei simboli cittadini e una delle opere maggiori di N. Foster, ovvero una grande e lucida tenso-struttura alta 150 metri fatta di un materiale particolare che assorbe il calore (così la temperatura interna è quasi costante durante tutto l'anno) al cui interno è ospitato un centro commerciale (e anche una monorotaia e una piscina con spiaggia sabbiosa e palme).
KazMunayGaz, il palazzo che ospita la compagnia del gas di stato, dalla forma accattivante con un grande arco al centro sotto al quale si vedono le altre grandi opere che abbelliscono la città. L'arco immette in una piazza circolare, tagliata a metà da Kababmaby Batyr (che però è sopraelevata), circondata da palazzi che ne esaltano la forma (che ospitano in massima parte banche) tra i quali, oltre al Nur Astana, mentre proseguendo dritti ci si immette in Nurzhol Bulvar, dove camminando in mezzo alle aiuole fiorite fiancheggiate da alte costruzioni futuristiche in vetro, cemento e metallo e dalle forme curiose (per citarne qualcuna: le Emerald Towers, le Northern Lighs Towers, il Watergreen Boulevard Complex, l'Archivio di Stato con la sua cupolotta a forma d'uovo), si arriva al più famoso tra i simboli cittadini: il Bayterek. KazMunayGaz, spicca il grattacielo del Ministero dei Trasporti.
Questa torre alta 97 metri a forma di pistillo di fiore sorge in uno slargo proprio al centro del distretto e dalla sua cima, nel grande globo dorato di plastica, si apre un meraviglioso panorama (peccato che le foto vengano gialle perché è il colore della plastica trasparente). C'è sempre un po' di fila per salire (e anche in cima si forma una fila di gente che si vuole fare la foto mentre mette la mano sull'impronta lasciata dal presidente Proseguendo lungo il viale si accede alla parte orientale del distretto, che contiene i palazzi amministrativi. Per prima cosa si accede alla piazza Nella spianata si affacciano anche le due grandi ali del Palazzo dei Ministri, il palazzo del Senato e il
Nazarbaev), ma ne vale la pena.
Dall'ampia spianata si scorgono anche molti altri grattacieli dalla forma curiosa.
Ploschad Poyushchykh Fontanov, dove c'è una grande fontana nella quale ogni sera si tiene uno spettacolo di luci e suoni, per poi trovarsi davanti a due edifici conici dorati e a punta (uno ospita il Samruk Kazyna, una fondazione per la previdenza nazionale) che sembrano quasi fare da portale d'ingresso all'ultima spianata dominata in fondo dalla mole del palazzo presidenziale Ak Orda. Mazhilis (che ospita l'altra camera del parlamento), e infine, in fondo al lato meridionale, l'avveniristica Central Concert Hall, progettata dall'architetto italiano Manfredi Nicoletti.
Alle spalle dell'Alle spalle della piramide c'è il bel Parco Presidenziale, dove passeggiare per i vialetti contornati da piccoli abeti (sono alberi giovani, tra alcuni anni formeranno una vera e propria foresta) fino alla sponda del fiume. Di fronte alla piramide invece sorge una spianata su cui spicca l'alta colonna del monumento Da nord verso sud infatti si trovano: la
Ak Orda (dove non si può accedere) si ritrova il fiume Ishim, che nel frattempo ha curvato in direzione sud, ma la zona sulla sua sponda orientale è quella dove al momento stanno avvenendo la maggior parte degli interventi architettonici.
Per raggiungerla basta prendere i bus 40 o 21 da una qualsiasi delle strade che delimitano l'"ovale". In questa parte della città la vista è dominata dall'altro grande lavoro di sir Foster, il Palazzo della Pace e degli Accordi, ovvero un moderna piramide in vetro e acciaio che ospita dei centri congressi e un teatro (vi si può accedere con una visita guidata e salire fino alla punta).
Kazak Yeli, al quale fanno da corte, disposte in un ideale semicerchio, quattro notevolissime e imponenti architetture.
Moschea Hazret Sultan, la più grande della città; lo Shabyt, un palazzo di vetro blu dalla forma di anello inclinato che ospita la facoltà d'arte; Il Palazzo dell' Indipendenza, che ospita un museo etnografico e nel quale c'è un grande plastico esplicativo di come sarà Astana una volta finita (si prevede nel 2030); e infine il Museo di Storia del Kazakhstan, che dovrebbe essere il più grande e completo del paese.
La maggior parte dei posti buoni per cenare si trova nella zona nord, soprattutto nella parte a ridosso del lungofiume; quelli provati sono stati il ristorante russo Nella zona sud invece, soprattutto per il pranzo, conviene andare in uno dei centri commerciali, che hanno tutti un piano intero dedicato alla ristorazione dove trovare sia i classici fast food che delle tavole calde con cucina tipica, e anche qualche ristorante più di livello. Da segnalare sono i centri commerciali Come tutte la città di questa parte di mondo, Astana è sicura e si lascia girare in tutta tranquillità, anche da soli e di notte. Nella zona nord è abbastanza facile imbattersi in pub e birrerie piene di gente (su
La città è molto cosmopolita, e si appresta a diventarlo sempre di più, e la popolazione è meno ruspante che nel resto del paese, anche se mantiene la gentilezza tipica delle popolazioni centro-asiatiche, ed è facile comunicare in inglese; l'Islam è presente ma in maniera molto più blanda che nel resto della regione (dove, anche in Uzbekistan e in Kyrghizstan è comunque tutt'altro che esasperato). Quest'apertura e modernità si rispecchia anche nella ristorazione: si possono infatti trovare locali di tutti i tipi: dalle caffetterie in stile completamente occidentale ai ristorantini di cucina russa o centro-asiatica.
Samovar, sul viale Kenesary, dalla cucina gradevole e dall'ambientazione curiosa con decine di grandi samovar sparsi nel locale; il Kafe Shymkent, sul viale Mega, situato subito dopo il Circus, e il Kenesary ce ne era una con un gruppo che faceva musica dal vivo...sul marciapiede) e d'estate c'è sempre un po' di movimento per strada; ma in notturna è anche consigliabile fare un'altra passeggiata nel distretto finanziario per vedere le centinaia di luci colorate che impreziosiscono i grattacieli (ve ne è addirittura uno che di notte si trasforma interamente in un megaschermo sul quale vengono proiettate immagini varie) e per ammirare i giochi di luce sul Bayterek e sulla fontana di piazza Poyushchykh. Keruen Mall, che si affaccia su Nurzhul Bulvar, proprio a fianco l'Archivio di Stato. Irmanov vicino l'ostello, dalla cucina tipica centro-asiatica e che propone dei buonissimi shashlik (tuttavia il menu è solo in cirillico e l'inglese è abbastanza sconosciuto, per farmi portare il pane ho dovuto indicare quello dei vicini di tavolo); e infine un localetto di cucina alla griglia di cui non ricordo il nome, non lontano dal fiume (dove però la cameriera era una studentessa universitaria d'inglese, e quindi lo parlava bene).
Una curiosità: Astana è considerata la seconda capitale più fredda del mondo dopo
Astana è una meta interessantissima, l'unica città dell'Asia Centrale che possa rivaleggiare per fascino e interesse, per motivi ovviamente completamente differenti, con le meravigliose città storiche dell'Uzbekistan.
È ancora poco famosa, ma ben presto comincerà ad ospitare frotte di turisti da tutto il mondo incuriositi da quella che è al momento la città "ideale" più moderna del mondo; sono inoltre pronto a scommettere che nel giro di poche decine di anni ospiterà sia le olimpiadi che i mondiali di calcio, che le porteranno fama e turismo. Sarà infine anche doveroso tornarci quando sarà terminata e potrà mostrare tutta la sua magnificenza.
Ulan Bator (sembra che si stia letteralmente "coltivando" una foresta a nord della città per difenderla dai gelidi venti siberiani), quindi conviene visitarla in estate, quando il clima è più piacevole (ma comunque anche a fine agosto se il cielo è coperto e soffia un po' di vento in maglietta non ci si può stare).