Il confine col Kazakhstan si trova solo una quindicina di chilometri a nord di Tashkent ma. benché ci siano alcuni mezzi pubblici che ci arrivano, questi non sono facili da trovare, quindi il mezzo migliore resta il taxi (basta chiedere al proprio hotel) che è comunque abbastanza economico.
Uscire dall'Uzbekistan è piuttosto noioso perché bisogna passare varie barriere e i controlli sono quasi più accurati che per entrare: bisogna esibire e ricompilare il questionario fatto in entrata del paese e avere cura di conservare tutti i foglietti che i vari alberghi hanno inserito nel passaporto quando vi hanno registrato perché vengono richiesti; in più i centro-asiatici non brillano per l'ordine delle file.
L'ingresso in Kazakhstan è invece meno problematico, ma il posto di confine è parecchio trafficato e si formano code abbastanza lunghe. Per tutti questi motivi è bene arrivare alla frontiera abbastanza presto e armarsi di pazienza (io ho impiegato in totale poco più di un paio di ore, ma testimonian
ze parlano di attese molto più lunghe).
Il cambio alla frontiera è estremamente svantaggioso, per cui informatevi sul costo del mezzo da voi scelto e poi cambiate giusto il necessario, perché poi, differentemente da lì dove sono inesistenti, nelle città i bancomat sono molti.
La strada per Shymkent è ottima, larga e in buone condizioni, praticamente un'autostrada e attraversa un paesaggio vallonato piuttosto aspro e affascinante.
A poche centinaia di metri dall'hotel, sempre su Da segnalare anche, nelle immediate vicinanze dell'hotel, il locale della catena Tauke Khan, si trova anche il parco Ken Baba Otralygy, intorno al quale ci sono la maggior parte dei locali notturni della città e alcuni ristoranti e caffetterie/pasticcerie con tavoli all'aperto e sotto i gazebo, tra i quali spiccano la pasticceria Eldoro, aperto dalla colazione fino a notte fonda, economico e con cucina internazionale. Madlen (ve ne sono due sedi in città, ma quella storica non è quella nel parco) e il Bar Karavan che propone un'ottima cucina centro-asiatica e dei fantastici grandi shashlik (spiedini), nonché le caratteristiche ruote di pane (tipiche in tutti gli stati dell'Asia centrale) fatte in casa da loro che arrivano al tavolo calde e fragranti.
Il viale Tauke Khan, come detto, è l'arteria principale del centro, e su di esso si affacciano, oltre al suddetto parco Ken Baba, anche il bel parco Tsentralny e un'infinità di negozi, caffè e attività varie che culminano nel centro commerciale della catena nazionale Mega.
Le poche attrazioni si trovano però più a sud, principalmente comprese tra le altre due direttrici Turkistan e Tole Bi. Il sito più interessante della città è sicuramente rappresentato dal grande Bazar Centrale, che si trova in cima ad una piccola altura e riempie una moltitudine tra padiglioni e capannoni, è un'esplosione di colori e di gente, sia nelle parti dedicate ai generi alimentari che in quelle dedicate ai gadget o all'abbigliamento. Poco sotto all'area del bazar sorge un piccolo parco in cui si staglia il Palazzo dei Matrimoni, di architettura sovietica.
A sud della piazza, una scalinata permette di salire sulla collina in cima alla quale si trova il parco Tauelsizik Sayabagy, nel quale è ospitato il curioso monumento Altyn Shanyrak.
Guardando l'incrocio, tenendo alle spalle gli archi che segnano l'ingresso al paese, girando a sinistra e prendendo il vicoletto sterrato a destra dopo la scuola, si arriva ad un campo dove sorge un piccolo minareto in mattoni risalente al X secolo e una tettoia sotto alla quale ci sono degli scavi con i resti di alcune costruzioni antiche.
Muoversi da Shymkent può non essere facilissimo, perché vi sono varie piccole stazioni dei bus sparse nella periferia della città (che è estesissima); per le destinazioni più importanti però conviene sempre andare alla stazione Samal (ci arrivano il bus 93 e il 58, e anche molti altri in realtà), che è la più grande e si trova circa 4 km a nord-ovest del centro, in corrispondenza di un altro grande bazar.
Sempre su Tole Bi, ma dirigendosi verso ovest, sorge il parco boscoso Ryskulbekova, il maggiore della zona centrale, e allontanandosi nella stessa direzione per un paio di chilometri si arriva alla Moschea Centrale, la più importante della città, nuova ma imponente. Su Abay invece è da segnalare, circa 300 metri a sud di Dostyk Alany, una bella piazzetta dominata dalla mole del Palazzo della Regione.
Taraz non offre dunque grandi motivi per soggiornarvi, ma è tuttavia una tappa intermedia quasi obbligata per chi viaggia da Tashkent e Shymkent verso Almaty o, soprattutto, verso Bishkek e il Kyrghizstan, visto che è l'ultima città di una certa importanza prima del confine ed è quindi il punto più facile dove trovare dei furgoni che permettano il collegamento con il montagnoso stato centro-asiatico.