Silvia Toffanin a 'Vanity Fair': "non sposerò Pier Silvio Berlusconi"

14 settembre 2010

La sua è stata una gravidanza, possiamo dire, 'mediatica', in quanto l'abbiamo potuto assistere per mesi, sugli schermi di 'Verissimo'. Poi a metà luglio, il 10, l'annuncio: era nato il piccolo Lorenzo Mattia Berlusconi.
Dopo mesi dal lieto evento, è la neo mamma a parlare a 'Vanity Fair' a alla domanda 'come reagirebbe se Pier Silvio Berlusconi le chiedesse (o ordinasse) di lasciare il lavoro e rimanere a casa a fare la mamma', ecco la sua risposta: "Già non mi piace l’idea dell’imposizione. E comunque non lo accetterei mai. Rispetto le donne che lavorano a casa, spesso felici di farlo, ma io sarei frustrata. E questo malessere poi lo trasmetterei a mio figlio e al mio compagno. Andrebbe contro la mia natura indipendente".
Durante l'intervista la Toffanin spiega che sia lei che il suo compagno non avevano previsto l'arrivo del piccolo Lorenzo, per loro è stato un regalo della vita davvero inaspettato: "L’arrivo di Lorenzo Mattia non l’abbiamo programmato. Come sempre, abbiamo lasciato che il destino facesse il suo corso". Silvia ha voluto ricordare anche il momento del parto al quale ha assistito anche Pier Silvio: "Mi teneva la mano. Ha tagliato il cordone ombelicale. E poi, vestito come George Clooney in E.R., ha fatto il primo bagnetto a Lorenzo Mattia".
Silvia Toffanin apre il cuore a 'Vanity Fair' e ammette che, una volta a casa con il suo piccolo Lorenzo, è scoppiata in lacrime dalla gioia. Poi chiarisce che non vede fiori d'arancio nel suo futuro: "Questo figlio corona la nostra unione più di qualsiasi foglio di carta. Non sento il bisogno di una cerimonia per sentirmi più amata. Forse il matrimonio mi spaventa perché non vorrei mai che la persona che mi sta al fianco ogni giorno fosse lì solo perché deve, ma non lo vuole. Vorrei che mi scegliesse sempre, come io scelgo lui".