Uci cinema, sabato, 18 circa. Le luci sono spente, è appena finito l’intervallo (il film è “Benvenuto Presidente” con Claudio Bisio). Vibra il cellulare, è arrivato un messaggio. Dovrebbe essere spento, quindi faccio finta di nulla. Vibra di nuovo. Tengo la mano premuta sulla tasca per attutire il rumore molesto. Finisce la vibrazione. Ricomincia. Stavolta è una chiamata. Prendo la decisione sbagliata. Rispondo: “hanno eletto Napolitano”, fa la voce di mio padre. I messaggi sono di parenti e amici che mi informano della buona (urgh!) novella (doppio urgh!). Spengo il cellulare e torno a guardare il film. Questo era cominciato con l’elezione a Presidente della Repubblica, in seguito a un errore che non rivelo per non fare spoiler, di un uomo qualunque, Giuseppe Garibaldi, bibliotecario precario e pescatore. Il film è un susseguirsi delle gag un po’ ripetitive che possono nascere dallo scontro di un uomo ingenuo, onesto ma non stupido con il mondo delle alte istituzioni.
Finisce il film. Esco dal cinema con la convinzione che Claudio Bisio sarebbe stata un scelta migliore di Napolitano. Certamente più seria.
Perché bisogna essere davvero i Più Desolanti uomini sinistri degli ultimi sessant’anni per permettere al parlamento in cui si ha la maggioranza relativa di rieleggere un uomo di 87 quasi 88 anni, spianando la strada al proprio avversario per le prossime elezioni politiche e presidenziali!
Persino per eleggere il Papa, che viene scelto tra una selezione di persone con l’età media piuttosto alta, vi è un limite massimo di età (80 anni)!
E se la colpa di questo disastro è di Bersani e della brigata di anonimi cecchini scelti dagli elettori, i grillini, con Sel a ruota, hanno la responsabilità, enorme, di aver insistito con la proposta del comunista Stefano Rodotà, quando bastava loro lasciare aperto uno spiraglio di dialogo con Bersani per impedire il totale trionfo di Berlusconi.
Perché chi ha vinto è lui, sempre lui, solo lui. Lo avete visto ghignare mentre applaudiva l’elezione di Napolitano. Questo perché dopo aver vinto le prossime elezioni, Berlusconi, anche detto l’Araba Fenice, si ritroverà in una situazione non spiacevole: maggioranza in parlamento e un Presidente della Repubblica che si dimette o muore (o pensate che Napolitano continuerà a rappresentarci fino a 95 anni?). Quale più promettente situazione potrebbe portare l’italiano più conosciuto del globo a diventare Presidente della Repubblica? Se mi permettete un momento di bassissima comicità, io mi immagino un Quirinale con le veline al posto dei corazzieri.
Parte degli autori di questo disastro si è già dimessa. Renzi è finalmente riuscito a perdere consensi, appoggiando la candidatura di uno degli uomini più odiati dal suo elettorato di destra. Sel (frusciante) è uscita dal gruppo. Grillo protesta. Come ha detto Fausto Demetrio “Comunisti fuori da Montecitorio protestano per l’elezione di un comunista. Avrebbero voluto un comunista”. Berlusconi gode, come sempre.
E noi, che li abbiamo eletti; e noi, che abbiamo permesso che qualcuno eleggesse questa gente povera (di intelletto od onestà); e noi, che al prossimo giro permetteremo a Berlusconi di essere eletto: noi, il default, ce lo meritiamo.
Vittorio Nigrelli