Magazine Attualità
Sotto l'ufficio c'è un capannello di persone. Discutono di Berlusconi. Come un Amen, arriva la frase centrifuga: "Si stava meglio quando si stava peggio", dice l'uomo dalla voce roca. E un altro: "Se avessi i suoi soldi farei peggio". Ce n'è uno che osa: "Comunque, non puoi fare quello che vuoi quando rappresenti lo Stato". "Ma nooooooooooooo - gli risponde la donna 'imprenditrice' - che cosa avrà mai fatto?". A darle manforte ci pensa un signore in giacca di renna: "Non importa cosa fa nel privato". A orecchio, questo improvvisato mercatino delle opinioni finisce a favore di Sivlio, come lo chiamiamo tutti familiarmente, dalle sue protette al cittadino della strada. Silvio è uno di noi. Il Paese dei Cachi.