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Silvio, Renzi e i comunisti bulgari

Da Brunougolini
Silvio, Renzi e i comunisti bulgari
Ho fatto un sogno. Milioni di email, sollecitate dalle pagine di finta pubblicità pubblicate sui maggiori giornali italiani, gettano allo sbaraglio i comitati elettorali del Pd. Non ce la fanno ad accogliere le masse di richieste dei non votanti nella prima chiamata. Chiudono così il bombardamento di domande e si va al voto domenicale. Renzi e i suoi gridano con veemenza ai brogli: Bersani ha gettato la maschera e così Vendola, il neo marxista Tabacci, la Puppato. Sono tutti iscritti al partito comunista bulgaro. I renziani se ne vanno sbattendo la porta mentre le agenzie cominciano a comunicare i dati di una vittoria bersaniana di misura.
Il Pd é allo sbando. Ed é a questo punto che il cavalier Silvio Berlusconi rompe il silenzio. Perbacco non ci sono solo le sorti del Milan da curare. Invita Renzi ad Arcore e gli offre un partito come vuole lui, senza quelle brutte figure di An, tutto nuovo, con un nuovo nome. L'importante, dice, è impedire l'ascesa dei comunisti bulgari. É fatta. Il duello Bersani-Renzi si ripeterà, ma questa volta per le elezioni politiche, per la guida davvero del nuovo governo.
Un sogno bizzarro. Ma non é mio. Lo ha fatto proprio lui, il cavaliere Berlusconi che nella quiete di Milanello, pensava a un "dinosauro" capace di vincere. L’importante, dichiara, è non consegnare l’Italia ai comunisti bulgari. Però nel suo sogno, quello vero, siamo sicuri, il sindaco di Firenze lo ha mandato a quel Paese...

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