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Simboli al Monumentale – Lettera A

Creato il 08 ottobre 2014 da La Civetta Di Torino @CivettaTorino

Quando al Cimitero Monumentale di Torino osservo un monumento funebre o un’epigrafe, mi chiedo spesso se alcuni particolari sono solo decorativi o hanno un significato nascosto. La risposta è che quasi nulla è lasciato al caso. Quelli che sembrano semplici dettagli sono in realtà simboli che mandano messaggi ben precisi all’osservatore. E se un tempo le raffigurazioni simboliche erano comprensibili agli occhi dei nostri avi, oggi invece sono molto meno chiare ai nostri.
Perciò ho pensato che potrebbe essere utile un piccolo vademecum dedicato ai simboli e alle allegorie che si incontrano sulle tombe del Cimitero Monumentale di Torino, ma che si possono trovare in tutti gli altri cimiteri e anche nelle chiese o nei musei.
Si tratta di un elenco che la Civetta aggiornerà ogni volta che scoverà un simbolo nuovo. Non ci sono pretese nella stesura di questo dizionarietto, ma c’è solo la voglia di scoprire cose nuove!
ENJOY!

Corona di alloro, particolare del Cimitero Monumentale di Torino

Corona di alloro, particolare del Cimitero Monumentale di Torino

ALLORO (dal latino laurus)
È la pianta sacra ad Apollo, il dio del sole, della bellezza, dell’arte e della profezia (masticando foglie di alloro – e, badate bene, non di coca -, le sacerdotesse di Apollo avevano visioni).
La corona di alloro è da sempre attributo dei grandi artisti, ma anche di coloro che hanno conseguito un trionfo: atleti, generali, imperatori…
L’alloro è spesso rappresentato sulle tombe del Cimitero Monumentale di Torino come simbolo di gloria: quella ottenuta in vita per meriti o azioni particolari e quella che si otterrà nell’aldilà. Trattandosi poi di un arbusto sempreverde e dalle foglie incorruttibili, è simbolo anche di eternità, immortalità e castità.

Il primo ricordo che ho di questa pianta è legato alla mia infanzia, ai pomeriggi passati guardando “Bim Bum Bam” e precisamente la puntata 3 del cartone animato Pollon: “Uno sposo per Dafne”, in cui un allupatissimo Apollo perseguitava l’avvenente ninfa. Alla fine, pur di sottrarsi alle insidie dell’insistente stalker, Dafne preferiva trasformarsi in un albero di alloro mantenendo intatta così la sua purezza.
Questo il mio primissimo ricordo dell’alloro. Ma non temete: oggi sono al corrente del fatto che la storia di Apollo e Dafne è parte della mitologia greca e non è il frutto della fantasia di un giapponese eccentrico.


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