Il Pinkafé è felice di ospitare Simona Liubicich, autrice esordiente per Harlequin Mondadori, che ho avuto il piacere di conoscere a Firenze, all'evento La Vie en Rose, organizzato dal Juneross Blog. Ho chiesto a Simona di raccontarsi un po', perchè chi meglio di lei può farlo?
Ecco cosa ci ha confidato...
Ciao carissima Andreina, sono veramente felice di rincontrarti, dopo la Vie en Rose di Firenze, in questa bella e importante occasione. L’uscita ufficiale del mio romanzo per una casa editrice importante come Harlequin Mondadori, segna per me un momento bellissimo. Ho lavorato tanto per arrivare a questo, mi sono applicata e testarda come sono ho scelto una via e l’ho seguita dritta senza fermarmi, dicendomi “ce la posso fare”, così…eccomi qui!Chi sono? Una persona estremamente normale che vive sulle alture delle terrazze liguri in una casa immersa nel verde degli olivi e della natura. Sono felicemente sposata da undici anni con un uomo meraviglioso, Francesco, che mi ha sempre sostenuta nelle mie iniziative spronandomi a dare il meglio di me e consigliandomi nelle scelte di lavoro. Ho una figlia di dieci anni che studia danza classica, Gaia e due cani, un labrador nero di nome Isotta e Ade, un cucciolone di pastore tedesco. La campagna ligure spesso ispira i miei racconti tanto che “Seduzione e vendetta” inizia proprio nella Superba, a Genova; amo il freddo glaciale, sto malissimo d’estate, il calore mi toglie forza e aspetto sempre l’arrivo dell’autunno dove finalmente riprendo a respirare. Adoro viaggiare, mia madre dice che ho uno spirito tzigano, sempre pronta a nuove esperienze ed è vero; pur adorando i miei luoghi natii non sento un legame profondo e potrei trasferirmi senza problemi in un altro posto, meglio se freddo tipo Stoccolma che resta il mio sogno di città. Ho pochi amici ma veri, quelli che puoi chiamare nel pieno della notte ed essere sicura che arriveranno in un battibaleno se ho bisogno; ho avuto cocenti delusioni con le amicizie, incontrando persone false e opportuniste che del termine amicizia non conoscevano neppure il significato, cattive e invidiose ma quelle sincere sono rimaste e me le tengo strette. Non sopporto la volgarità e in particolar modo le persone volgari, i turpiloqui gratuiti e le bestemmie. Sono credente e penso che Dio accompagni ogni giorno della mia vita. Mi interesso poco di politica ma non faccio segreto delle mie preferenze. Le mie origini, dato il mio cognome, sono serbo-croate anche se quando i miei genitori sono nati, Fiume, l’odierna Rijeka faceva parte dell’Italia, quindi ci sentiamo italiani a tutti gli effetti, specialmente dopo che essi sono stati costretti a lasciare la loro terra perché contrari alle ideologie politiche del regime di Tito. Ho voluto tenere il mio nome e non usare uno pseudonimo per la scrittura perché mi fa piacere si sappia che sono io a tutti gli effetti, questa è una piccola punta di autostima personale!La passione per la scrittura è sempre stata dentro di me; sin da bambina ho sempre messo su carta i miei pensieri e prediletto le materie letterarie. Un giorno mi sono detta “perché non ci provi davvero?” e così è nato il mio primo lavoro “Sfumature del deserto”, una storia d’amore contemporanea ambientata in Iraq durante la guerra del Golfo. Un romanzo a cui sono rimasta estremamente affezionata anche se, a distanza di anni, ora che lo rileggo, gli trovo una valanga di difetti e refusi. La scrittura cresce, l’esperienza aumenta e ”Sfumature del deserto” era davvero il lavoro di un’inesperta che ha dovuto applicarsi e rivedere molto del suo modo di scrivere, mettersi in discussione e auto criticarsi. Perché questo è il segreto: lavorare sodo e non bearsi mai del proprio lavoro ma ascoltare coloro che hanno più esperienza di te e con umiltà estrema, essere disposti a voler imparare, perché di imparare non si finisce mai. Mi piacerebbe un giorno riproporre “Sfumature del deserto” perché è una storia che è piaciuta e chissà che prima o poi non lo faccia davvero…Scrivo per Romance Magazine, Delos Books, Confessioni Donna GVE e sto lavorando a un racconto lungo che proporrò a Emma Books, ma dato il genere molto particolare, poco trattato ancora in Italia, non so se andrà…vedremo…Che cosa amo della vita? Ma che domande…la cucina di tutto il mondo! Adoro sperimentare ricette diverse e sono una patita dei dolci, cassata siciliana e tiramisù sono peggio di una droga per me, seguiti dalla pizza margherita. Scrivo erotico perché l’erotismo mi piace, trovo che il sesso sia il sale della vita e il collante che tiene unita una coppia nonché un passatempo estremamente bollente e appagante…Che dirti ancora di me? In questo momento sto battagliando con un mostro che ha deciso di colpirmi subdolamente circa due mesi fa, un cancro al seno ma i medici dello IEO di Milano hanno detto che guarirò, sono stata operata e ora affronto le terapie con il sorriso sulle labbra e la voglia di guardare avanti, conscia che la chemio prima o poi finirà e tornerò a una vita normale.
Intervista
Simona ci ha concesso anche una breve intervista, per permetterci di sapere qualcosa anche sul suo primo lavoro, un romanzo erotico ad ambientazione storica, che uscirà il 20 Luglio.
Iniziamo col chiederti su quali basi hai deciso la trama del romanzo? Per l’ambientazione hai scelto la Liguria, ma nello specifico Genova, perché? C’è qualche luogo descritto nel libro che ti ha ispirato particolarmente?
Ciao Andreina e ciao a tutte le ragazze del Pinkafé! Innanzitutto voglio ringraziarvi per essere vostra ospite; è una grande emozione in questi giorni rispondere alle domande dei blog, essere con voi e parlare di un mio sogno che si sta davvero avverando e mi fa battere forte il cuore.Perché Genova? Perché è la Superba, perché mi sono sempre ripromessa che se mai avessi scritto uno storico sarebbe partito dalla città dove ho passato moltissimo del mio tempo, osservando quella Lanterna che svetta dal promontorio di San Benigno, ripensando a Garibaldi che partì con i Mille proprio da Quarto, all’invasione napoleonica dei primi 800, proprio da dove parte “Seduzione e vendetta”. Il luogo da me preferito è sicuramente quella terrazza del palazzo di Costanza da dove lei può ammirare l’entrata del porto della sua città, osservare rapita i velieri con i loro vessilli, il blu del mare increspato dallo scirocco e i profumi di pitosforo e salmastro provenienti dalla sua terra.
Vuoi raccontarci come è nato Seduzione e Vendetta?
Circa due anni fa partecipai per la prima volta a un congresso a Roma, il Romantic Rome, dove conobbi le grandi scrittrici dell’editoria rosa italiana: Mariangela Camocardi, Roberta Ciuffi, Teresa Melville, Ornella Albanese e altre che mi colpirono oltre che per la loro bravura, per l’umiltà e la semplicità che dimostravano alle partecipanti. Fu lì che iniziai a pensare ad uno storico, a una trama che si snodava in un periodo di tanto tempo fa. Appena tornata a casa, gettai le basi della sinossi e iniziai a lavorarci… Il resto è storia!
Il libro è autoconclusivo? Ci sarà un sequel?
Sì, ci sarà un sequel al quale sto già lavorando e che coinvolge un co-protagonista che mi sta molto a cuore e al quale volevo dare una storia, un amore contrastato e passionale.
Da quanto tempo i personaggi di Seduzione e Vendetta reclamavano la tua attenzione? Molte scrittrici dicono che i personaggi parlano loro e premono per venire fuori dalla loro testa…è successo anche a te?
Eccome cara! Di solito si dice che è bene fare una scaletta riguardante il “percorso” del romanzo, una traccia che tenga conto del suo andamento; ebbene, io la faccio ma questi miei personaggi mi prendono la mano, mi fanno fare cose che non avevo programmato, è come se li avessi vicino a me con i loro pensieri e opinioni. Insomma, ogni tanto sembro matta perché gli parlo, ascolto le loro emozioni e le mie mentre scrivo. Una sensazione strana ma molto coinvolgente…
Quanto c’è di Simona in Costanza Balbi, la protagonista? Confessa…
C’è sicuramente qualcosa di me in lei; la determinazione, l’ostinatezza di raggiungere il proprio scopo, la testardaggine e la passione per l’amore e si, il sesso.
Ora mi dirai che per Simone Aldobrandini ti sei ispirata a tuo marito?
Fisicamente no; mi dicono che mio marito assomigli molto all’attore Kevin Bacon e Simone non incarna queste fattezze fisiche perché mi sono ispirata a un attore svedese che adoro. Il carattere forte però lo vedo ogni giorno in mio marito, questo non potrei negarlo.
Sfumature del deserto è il tuo primo lavoro inedito, perché non realizzi il tuo sogno e lo proponi per la pubblicazione? i sogni non sono solo desideri, si avverano sai? Tu ne sei la prova.
Andreina, “Sfumature del deserto” è un romanzo assolutamente edito. E ‘stato pubblicato due anni fa da una piccola casa editrice ligure ed è piaciuto nonostante la mia scrittura sia molto cambiata, migliorata. Credo se ne trovino ancora alcune copie sul web, su IBS. Ciò che vorrei realizzare un giorno è rivederlo, correggerlo e riproporlo a qualcuno di più importante perché la storia è bella, secondo me ne varrebbe la pena.
Personalmente sono curiosa e mi interessava l’origine del tuo cognome! Trovo che sia fantastico che tu non abbia scelto uno pseudonimo, perché hai ragione tu, anche l’autostima ha fame ogni tanto no? Come ti senti sapere che qualcuno da qualche parte sta leggendo il tuo libro?
Il mio cognome è di origine croata anche se nel 1942, quando nacquero i miei genitori, Fiume (L’odierna Rijeka) era italiana. Beh, come dicevo prima l’emozione è forte e non nego di esserne anche un po’ intimorita. Piacerà, non piacerà? Ma lo pseudonimo no, volevo che si sapesse fossi io davvero colei che scriveva, e pure erotico. So che molti si scandalizzeranno e l’idea mi fa ridere, mi diverte parecchio.
Vuoi dire qualcos'altro alle lettrici?
Innanzitutto ci tengo molto a ringraziare le mie editor, Alessandra Bazardi che ha creduto in me ed Emanuela Velludo, editor della sezione Passion, che mi ha dato la grande e meravigliosa opportunità di veder realizzato il mio sogno, seguendomi durante l’editing e lavorando al mio fianco sino alla stampa del manoscritto. Ragazze mie, spero che questo romanzo vi piacerà, è la mia prima opera importante e so di aver molta strada ancora da percorrere e cose da imparare. Ma una cosa di me è certa; io non salirò su un piedistallo, terrò ben piantati i piedi per terra come ho sempre fatto e guarderò avanti, non mi fermo ed anche se ultimamente ho avuto grandi problemi di salute, proseguo il suo cammino perché ho in serbo delle sorprese: il sequel di “Seduzione e vendetta” e un erotico paranormal che sta prendendo lentamente forma, poco per volta. Abbraccio tutte e ringrazio Andreina Doccu e tutto lo staff di Pinkafè per la fiducia accordatami.
Ora sei un’autrice a tutti gli effetti e noi ti auguriamo di tutto cuore che tu possa avere dalla vita tutto ciò che desideri ma soprattutto che vinca le tue battaglie.Noi dello staff del Pinkafè, ringraziamo ancora Simona per la sua gentilezza e disponibilità e insieme alle lettrici aspettiamo l’uscita di Seduzione e Vendetta!
Seduzione e Vendetta
Scappata dallo spregevole barone di Torrebruna che vuole sposarla per porre le mani sull'ingente patrimonio della sua famiglia, la marchesa Costanza Balbi fugge da casa per rifugiarsi presso la zia materna, a Roma. Lungo la strada fa la conoscenza con l'enigmatico colonnello Simone Aldobrandini Colonna, arrogante conte romano dal fascino tenebroso, e per la prima volta Costanza avverte i brividi di un'eccitazione fino ad allora sconosciuta. Le schermaglie sensuali tra i due si susseguono fino a quando Simone le propone di diventare sua moglie. Ma può un libertino come lui, che rifugge ogni legame stabile ed è abituato a soddisfare le più vogliose ed esperte cortigiane, accontentarsi di un fiore delicato come Costanza? Forse la giovane marchesa non è fragile come appare, tanto da riuscire a tenere l'ardente fidanzato sulla corda, avvinto da pensieri lussuriosi, incapace di bramare altro. Tra segreti e intrighi di una Roma napoleonica di inizio 800, un amore sta sbocciando inaspettato, e nemmeno un pericolo mortale sarà capace di estinguerne la fiamma.