ROMA - Teatro Quarticciolo - 21 novembre 2013
Dopo essere andato in scena in alcune particolari location come il Cementificio Unicem e le cave di travertino di Guidonia e aver raccolto anche l’interesse della BBC che ha registrato una puntata radiofonica in quell’occasione, lo spettacolo torna in teatro per continuare a creare partecipazione partendo dal racconto.
RocceSpineStreghe nasce da una ricerca sul passato e il presente del distretto minerario che si snoda lungo la via Tiburtina tra Roma e Tivoli. Simone Saccucci ha incontrato e intervistato decine di uomini e di donne che dal dopoguerra a oggi sono andati a vivere in questo territorio (Collefiorito, Villalba e Guidonia) e ha raccolto le loro storie di migrazione, scioperi, rabbia, amore e morte. Le storie di vita raccolte hanno dato vita a un “racconto collettivo” che Simone Saccucci ha trasformato in spettacolo.
RocceSpineStreghe ha come intento principale diventare “spettacolo comune”, stimolando costantemente il pubblico a partecipare, attraverso il canto e il racconto. La scelta della forma canzone non è casuale. Al culmine di una ricerca sulle forme di narrazione collettiva, quale altra poteva essere la strada per coinvolgere il pubblico a partecipare attivamente allo spettacolo se non il ritmo e la musica? Facendo propri gli insegnamenti dei maestri del folk americano del Novecento (Pete Seeger in primis), Simone Saccucci ha tradotto i racconti di vita in versi e melodie che fanno cantare adulti e bambini che in quelle storie ritrovano un po’ della loro vita, della loro rabbia, delle loro speranze e, forse, la voglia di riscoprono una voglia di riscatto collettiva e condivisa.
In 5 anni RocceSpineStreghe è andato in giro per tanti “non luoghi” delle periferie in cui è forte la voglia degli abitanti di partecipare e trovarsi insieme per migliorare il posto in cui vivono. Simone Saccucci ha messo in scena il suo spettacolo nelle piazze, nelle scuole, nei pub, nei centri sociali e nei teatri, oltre che in diverse radio nazionali (Radio24, RadioRai) e romane (Radio Rock, Radio Popolare Roma), arrivando fino in Inghilterra, presso lo Unity Folk Club di Londra e il Rivelin Folk Club di Sheffield. Infine, nei prossimi mesi, grazie all’associazione Gridas di Felice Pignataro, RocceSpineStreghe andrà in scena in un’altra celebre periferia italiana: Scampia.
Sito web: www.simonesaccucci.it
Ingresso gratuito.
Breve curriculum di Simone Saccucci:
Simone Saccucci si laurea come Educatore conducendo una ricerca sui temi dell’incontro in ambito psichiatrico ed iniziando a lavorare con persone affette da schizofrenia. Nel 2008 la seconda laurea in Assistente Sociale lo spinge a Londra, presso l’English Folk Dance and Song Society per una ricerca sulla Musica come strumento di partecipazione. Nel campo della narrazione muove i suoi primi passi affiancando il narratore Ascanio Celestini lungo il 2006. Aggiunge poi musica alle “sue” storie e voglia di creare con il pubblico una dimensione di coralità durante il momento dal vivo.
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