Cristiano Zuliani, primo cittadino di Concamarise, Verona: porta i bambini a scuola perché, mancando i fondi necessari, il Comune ha dovuto tagliare il trasporto scolastico; Zuliani fa anche da accalappiacani, da vigilante davanti alle scuole e assiste gli anziani. «Al momento non ci sono alternative e il Governo non ha capito che con questi tagli siamo allo stremo delle forze».
Alfonso del Pizzo, primo cittadino di Amalfi, Salerno: fa l’imbianchino e tinteggia di notte, insieme ad altri amministratori. In questo modo il Comune ha potuto risparmiare 15mila euro.
Renato Ghezzi, primo cittadino di Viganò, Lecco: fa il vigile urbano e gira con il blocchetto delle multe, fa lo stradino e giardiniere municipale. Quando è necessario anche il netturbino. «Non credo di fare nulla di eccezionale né di particolare, tanti altri si comportano al mio stesso modo, specialmente nelle realtà minori – assicura -. Sono un pensionato e ho tanto tempo da dedicare alla mia comunità. In fondo a volte per risolvere i problemi basta un po’ di fantasia e un po’ di buona volontà. Sarebbe bello tuttavia se anche chi sta più in alto e ricopre incarichi importanti prendesse esempio da noi sindaci dei piccoli paesi».
È l’Italia della gente perbene. L’Italia dei Sindaci che fanno i conti con i tagli della spending review e che per non pesare sulle tasche dei cittadini fanno i salti mortali per far quadrare i conti.
A.M.R.