Magazine Diario personale

Sindrome da foglio bianco??

Da Saraconlacca

A volte è l’avere un’idea che spinge a realizzarla, ma altre volte si è preda della “sindrome del foglio bianco”, cioè di quel blocco psicologico che anche tutti i creativi di professione conoscono bene: l’assoluta mancanza di idee proprio quando ci si accinge a progettare qualcosa. In questo caso la soluzione consiste nel pensare ad altro. È bene studiare l’argomento magari cercando in rete cosa hanno fatto altri nella stessa occasione. Consigliabile anche scrivere brevi note sugli obiettivi e il pubblico dell’azione da ideare: questo aiuta a riordinare i pensieri. A questo punto ci si dà del tempo, qualche giorno in cui non ci si focalizza sulla necessità di avere un’idea. La mente ci lavora ugualmente, anzi meglio, se è più libera.

 Il celebre psicologo Edward De Bono ha coniato il termine “pensiero laterale” per descrivere una modalità di risoluzione dei problemi che prevede un approccio multidimensionale, invece che la focalizzazione concentrata solamente alla soluzione diretta. In altre parole, percorrendo strade alternative, la mente riesce a trovare la soluzione più facilmente che seguendo la strada principale. Un’altra tecnica molto usata è quella del “brainstroming”, in cui si coinvolgono i collaboratori in una riunione informale in cui tutti liberamente parlano delle possibili soluzioni, anche andando fortemente fuori tema. Ciò su cui tutti gli esperti concordano è di non porre dei limiti e di lasciar uscire anche idee bizzarre o apparentemente fuori luogo. Non è raro che, con questa tecnica, alla fine si trovino una (ma anche più d’una) idea vincente.

1. Chiedi a tutti quelli con cui lavori una storia che rifletta cosa rende la tua azienda speciale per loro. Più diverse sono le storie, più ricca è la comunicazione.

2. Come dire alla gente quanto sei orgoglioso della tua azienda? Se ti viene il dubbio che non capiscano, ripensa al modo con cui stai comunicando con loro.

3. Fatti guidare dai tuoi sensi. Accostati a tutto quello che fai con tutti e cinque i sensi all’erta. Se non si risvegliano almeno due o tre dei tuoi sensi, chiediti il perché.

4. Arriva con un’idea su come ognuno dei cinque sensi si connette con l’attività della tua azienda.

5. Fai della musica una priorità.

6. Re-inventa il tuo vocabolario.

7. Per ogni decisione che prendi, chiediti chi ne beneficia.

8. Fai riposare il cervello. Non c’è niente di male nel pensare, ma il pensiero richiede l’azione per avere un senso. Non puoi limitarti a pensare per le relazioni, le intuizioni le grandi idee. Devi crearle, averle, metterle in pratica. Amarle.

9. Stop alla dipendenza dalle informazioni. Ricordati che la ragione e le informazioni producono solo conclusioni, non azione. È lì che hai bisogno di aprirti all’emozione.

10. Abbraccia l’emozione. Fa’ in modo che sia tua, non limitarti ad analizzarla nella gente. È così che si costruiscono rapporti a lungo termine.

11. Vai al confine. Al centro tutti pensano nello stesso modo. Ecco perché sono finiti lì. Il confine è instabile e molto rischioso. Perfetto per liberarsi da convenzioni e formule e per farsi nuove idee.

12. Esci dalla tua sede. La gente non verrà da te, e non vive nell’appartamento al piano di sopra.

13. Sii appassionato, curioso.



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