Sinfonia di emozioni

Creato il 11 maggio 2014 da Elena Babetto @BabettoElana

Raccontarvi cos’ho vissuto in questi due giorni, mi risulta alquanto complicato anche solo per il semplice fatto che, a parole, non si possono trasmettere fino in fondo certe emozioni soprattutto se sono nuove e così intense. Le parole hanno dei limiti di senso, di significato, mentre questa esperienza, umanamente parlando, non ne ha. Tuttavia, non posso non tentare di condividerle, perciò eccomi qua, di nuovo sul mio blog, di nuovo in mezzo a voi.
Faccio solo una premessa che, a mio avviso, è fondamentale. Cercate di leggermi entrando, per quanto possibile, nel clima di quello che andrete a leggere. Solo così potrete in parte recepirne l’intensità.
E’ ben nota ormai, a chi mi conosce, la mia continua voglia di ricerca e di confronto tra essere umani efficacemente comunicativi, specialmente se di cultura diversa. E’ altrettanto conosciuto, il mio impegno per la causa siriana, che inizialmente prevedeva soltanto la raccolta di aiuti di vario genere, ma il mio forte interesse a conoscere sempre di più lo stile di vita musulmano, la religione, la storia in sé, mi ha spinta oltre. Nei vari contatti che in questi mesi hanno tenuto vivo ed attivo il concretizzarsi del mio impegno, sentivo (anche solo attraverso la chat) che c’era ben altro da conoscere e molto ancora da imparare; dentro di me, sentivo la volontà di crescere alimentarsi continuamente; sentivo che la mia fervida ideologia fondata sull’amore per la vita, fondata sul credo di straordinarie qualità e potenzialità dell’essere umano, pretendeva facessi un ulteriore salto di qualità. E l’ho fatto.
Condividere la propria casa e la propria quotidianità con una cara amica culturalmente e di religiosamente diversa, è stato per me un regalo così grande che penso potrò godere di attimi di felicità pura per molte settimane avvenire. Per quanto concerne l’insegnamento, beh.. per quello, né godrò per tutta la vita. La mia decisione di accoglierla ma soprattutto la sua gentile concessione di farsi accogliere da me, è stata fonte di continuo confronto. Ore impegnate a scambiarci idee, pensieri e ragionamenti su riflessioni morali autentiche, sui valori della vita, sull’importanza della conoscenza, sulla visione di una stessa situazione nei vari punti di vista hanno contribuito a generare continui stimoli. Stimoli che tutt’ora sento muoversi dentro.
Sono certa che l’intensità che state recependo da queste parole, non si avvicina minimante a quella che vorrei trasmettervi ma credetemi quando vi dico che un arricchimento tale, va oltre ogni aspettativa, ogni occasione, ogni opportunità immaginabile. Fino a quando non lo si prova non è dato saperlo ed è forse, anche per questo, che la meraviglia che porta dentro di sé è grande e dolce come quella che sente un bambino. Concludo questa prima testimonianza ringraziando di vero cuore la mia cara amica Huda Dachan per avermi trattata come una sorella e per avermi insegnato tanto. Mi hai reso estremamente felice.
P.S. Questo post scriptum è interamente dedicato alle mamme che leggeranno questo testo.
Dato che oggi è la nostra festa mi permetto di lanciarvi uno spunto di riflessione in qualità di madre di due straordinarie bambine. Provate ad immaginare cosa ha voluto dire, mettermi in gioco totalmente dando libero sfogo alle mie ideologie di fronte alle mie figlie; sfilare con la bandiera della Siria libera sulle spalle davanti alla gente del mio paese e contemporaneamente daventi a loro. Provate ad immaginare dopo questi due giorni, cosa ho potuto e cosa potrò trasmettere loro anche se ad oggi sono solo delle bambine e perciò soggetti inconsciamente recettivi. Il mio attivarmi sotto questo profilo è stato fortemente accrescitivo non solo per me stessa ma sono certa che lo sarà anche per loro.
Grazie.

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