I Chinesi sogliono coltivare alcune specie d' alberi in un modo del tutto singolare, per cui arrivano a dare a questi una forma assai piccola , che per noi si dice nana, senza che perciò svestino il carattere della vecchiezza. Gli Olmi, i Bamhus ed altri sono le piante arboree che di preferenza vengono cosi
coltivati nei giardini di Macao e di Canton. Scelgono essi i rami più vigorosi di un grand' albero, e alla base di essi levano la corteccia, indi la involgono di paglia finemente sminuzzata e mescolata ad argilla e cementati fra loro da sufficiente aqua da formare una specie di pasta. Non appena si danno a vedere le radici, sogliono tagliarli e piantarli in vaso variamente costituito.
I nuovi rami di questi alberi nani per la curvatura assumono forme diverse, al cui fine si tengono obbligali nella desiderala posizione mercè conveniente legatura. Crescendo in tale condizione tenendo dietro al loro successivo processo di vegetazione, è dato assentire all' albero quell’aspetto che più piace.
Al rigoglioso accrescimento delle radici , sogliono i Chinesi porre freno adoperando diversi farmaci ed usano poi spalmare il tronco dì sciroppo di zucchero, e talvolta anche praticano alcuni fori nel corpo del tronco e vi introducono dello zucchero.
Per un tale procedimento richiamano essi le provide formiche, le quali valgono a dare alla pianta il venerando aspetto della vecchiezza, che tale serbano togliendo a quella tutti que'rami
Che rigogliosamente tentano vegetare.
D. Ad. S.
Tratto da “I giardini, giornale di orticoltura” 1855