Recentemente, Ugo Spezza a scritto un articolo sul problema hardware-software, nel contesto di una possibile singolarita' tecnologica. Adesso, un lettore mi ha segnalato uno studio della Casa Bianca sulla ricerca e sviluppo USA in networking e information technology ( in formato PDF), che sembra giungere a conclusioni piu' ottimistiche (si noti pero' che il tema della singolarita' non e' nemmeno preso in considerazione). Da un articolo al proposito di Punto Informatico:
I progressi dell'hardware resi possibili dalla legge di Moore? Uno scherzo, almeno in confronto a quanto gli algoritmi software sono progrediti nel giro degli ultimi tre lustri. È quanto sostiene una ricerca commissionata dalla Casa Bianca, che prende in esame i risultati storici di un "benckmark standardizzato" e decreta: è il software il vero motore del progresso tecnologico moderno [...] Grazie alla legge di Moore, dicono i ricercatori, le capacità computazionali dei circuiti integrati sono cresciute di mille volte nel giro di 15 anni, ma nello stesso arco temporale la velocità di esecuzione degli algoritmi software è cresciuta di ben 43mila volte.
Qui anche un articolo di Gizmodo al proposito: Study: Software Kicking Hardware's Ass in Tech Progress