Sinister, mai nome fu più adatto per un film horror di questo tipo, comincia benissimo, si sviluppa ipnotico e terrificante come il peggiore degli incubi e si conclude nel migliore dei modi, evitando quei finaletti stupidi che tanto sembrano piacere ultimamente ad Hollywood.
Diciamolo fin da subito forte e chiaro, il film spaventa e tanto, come da tempo non mi capitava di vedere.
Spesso si fa una gran confusione e si identifica la paura con il raccapriccio e il disgusto, mentre la paura vera è ben più sottile, non necessita di grandi quantità di schifezze per essere credibile e soprattutto vive di sensazioni ed emozioni fortissime. In questo senso Sinister non appartiene a quel tipo di film che usano sangue a secchiate ed interiora sparate come proiettili per impressionare lo spettatore, ma molto più sottilmente lavora sui nostri nervi logorandoli e non lasciandoci mai un attimo di pace.
L’idea di usare i film super 8, uguali a quelli che infestano gli armadi dei nostri papà, come predominante elemento espressivo e catalizzatore di orrore e morte, risulta francamente azzeccata stilisticamente e per sua intrinseca natura già molto inquietante. C’è qualcosa di magico e sinistro appunto (ecco di nuovo lo splendido titolo che ritorna) in un telo bianco appeso ad una parete ed illuminato da un fascio di luce che proietta una serie di mute e sgranate immagini amatoriali di morte.
Il pregio più grande di Sinister, mettendo da parte la sua indiscutibile capacità di spaventare a morte, resta su tutto l’intelligenza di una sceneggiatura mai banale, capace di rendere credibile una vicenda che abbiamo già visto mille volte sulle schermo in altrettante derivazioni. La paranoica professionalità di Ethan Hawke non è mai esagerata e l’intero film è giocato sull’equilibrio pericolosissimo ed instabile tra realtà ed incubo, rimanendo spesso a metà strada tra una spiegazione razionale e una decisamente più metafisica. Solo alla fine i dubbi si scioglieranno e l’intera vicenda si colorerà di tinte nere come la notte, un attimo prima di riempire i nostri occhi del rosso colore del sangue.
Finalmente un vero horror.
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VOTO
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