SINTOMI DELLA PERONOSPORA SULLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI DELL’ORTO E SULLE ROSE
La peronospora è una malattia insidiosa. Una pianta, una volta aggredita, non può più essere curata se non ricorrendo a prodotti sistemici, cioè composti chimici che entrano nei tessuti della pianta e si trasferisco poi nell’organismo di chi la consuma. La coltivazione biologica prevede che non si usino prodotti sistemici. E dunque importante riconoscere la malattia al suo primissimo insorgere, per evitare che l’infezione si estenda a tutta la coltivazione
I trattamenti contro la peronospora devono essere preventivi, perché non esistono interventi curativi biologici. Il verderame (o poltiglia bordolese) può essere usato con profitto, ma deve essere spruzzato sulle piante PRIMA dell’arrivo delle spore della peronospora: il rame, infatti, impedisce che queste penetrino nella pianta.
Peronospora della patata. Sintomi sulle foglie e sui tuberi.
Abbiamo già visto che è possibile determinare con buona approssimazione il momento in cui i trattamenti vanno iniziati, in base alla regola dei tre dieci (vedi il post relativo).
Gli anticrittogamici sistemici per la peronospora hanno la proprietà di penetrare nei tessuti della pianta e aggredire anche qui le spore, ma questo deve avvenire entro due o tre giorni dall’infezione altrimenti anche questo rimedio è inefficace.
Si parla di TEMPO DI CARENZA assumendo che, dopo alcuni giorni, l’effetto delle sostanze chimiche non è più in grado di agire sull’organismo di chi consuma la pianta; dunque, il ritornello è: usate pure i prodotti sistemici, basterà rispettare il tempo di carenza, cioè non consumare gli ortaggi per un certo numero di giorni, e la salute sarà salvaguardata.
Foglia di pomodoro distrutta dalla peronospora
In effetti, come appare evidente, dopo il numero di giorni le sostanze non scompaiono del tutto, ma si riduce al quantitativo minimo sotto il quale non sono più nocive.
Se teniamo conto del fatto che comunque una certa quantità, sia pure minima, resta, e che le sostanze chimiche possono accumularsi nel nostro organismo, vediamo bene che non c’è molto da stare tranquilli. L’imperativo per una coltivazione biologica è quello di non usare MAI anticrittogamici o insetticidi sistemici.
Come si manifesta la peronospora del pomodoro
L’insorgere della malattia è favorito dalle piogge frequenti, dalle irrigazioni a pioggia, dalla eccessiva umidità, dallo scarso arieggiamento e da temperature da 18 a 25 °C. (Ma l’infezione si innesta non appena la temperatura minima si stabilizza sopra i 10 °C). I sintomi si manifestano su tutte le parti della pianta: le foglie si chiazzano di macchie brunastre irregolari, che successivamente si seccano; nella zona corrispondente inferiore della foglia sono presenti delle muffe biancastre. I piccioli delle foglie e gli steli si coprono di tacche marroni, e sui frutti compaiono macchie traslucide che diventano presto nere e portano alla marcescenza; è possibile che queste lesioni siano ricoperte da una muffa bianca.
Peronospora del pomodoro. Macchie traslucide marroni sul frutti
Come si manifesta la peronospora della patata
La malattia si manifesta quando le condizioni di tempo caldo e umido si mantengono per diversi giorni, con le temperature notturne superiori ai 10 °C e una umidità relativa superiore al75%. I sintomi compaiono prima sui margini delle foglie più basse, dove si formano delle macchie gialle subito tendenti al bruno. Successivamente compare anche una muffa biancastra sotto le foglie. Occorre intervenire immediatamente appena una pianta presenta questi sintomi per evitare che l’infezione si trasferisca a tutte le altre distruggendo tutta la coltivazione.
Sulle patate compaiono delle zone leggermente concave di colore livido, sotto le quali la polpa assume un colore rossiccio e molle. L’attacco che inizia in campo può apparire leggero, ma poi prosegue e si ampia anche nel magazzino di conservazione ed è facilmente identificabile per l’evidente odore di marcio
Peronospora della vite. Sintomi sulla pagina inferiore della foglia (a sinistra) e sulla pagina superiore (a destra)
Come si manifesta la peronospora della vite
Al verificarsi delle condizioni dettate dalla regola dei tre dieci le spore germinano con un periodo di incubazione che varia dai 4 ai 15 giorni, a seconda della temperatura e della umidità. Nel piccolo vigneto familiare si fanno dei trattamenti preventivi con poltiglia bordolese; solitamente uno al verificarsi delle prime condizioni di infezione, uno prima e uno dopo della fioritura, e poi un altro quando i grappoli non sono ancora completamente serrati, in modo che il prodottosi diffonda anche al loro interno.
Come si manifesta la peronospora della rosa
Tra le piante ornamentali la rosa è una delle più attaccate dalla peronospora, anche perché è una delle più diffuse. I sintomi di manifestano su tutta la pianta, partendo dalle foglie su cui appaiono delle macchie irregolari rosso-brune in corrispondenza delle quali, nella pagina inferiore delle foglie, si riscontrano muffe biancastre. Le l’infezione non viene fermata rapidamente le macchie si allargano distruggendo tutta la foglia. Sugli steli compaiono invece delle tacche marroni che li percorrono per una lunghezza fino a 20-30 cm, e si trasformano presto in cancri.
Peronospora della rosa. Sintomi sugli steli e sulle foglie
VEDI ANCHE:
LA PERONOSPORA NELL’ORTO: RICONOSCERLA E PREVENIRLA
LA PERONOSPORA E LA REGOLA DEI TRE DIECI
QUANDO FARE I TRATTAMENTI CONTRO LA PERONOSPORA DI VITE, POMODORO, PATATA, ROSA
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