Ogni tanto, l’uomo si staccava dalla tedesca ed andava incontro a qualche compaesano che conosceva e che facendo su e giù per la piazza, si era avvicinato nei paraggi della postazione di quello strano ufficio di collocamento, lo salutava ad alta voce e con calore, come si fa con i grandi amici o con i fortunati che alla festa del paese hanno comprato il biglietto giusto della lotteria dei pacchi a sorpresa.
Lo prendeva sottobraccio e lo portava dalla bionda, gli presentava l’opportunità di un lavoro che lo avrebbe tolto per sempre dai guai e la bionda come fosse una unica offerta. Tutto compreso.
I braccianti non sapevano nemmanco leggere, ma firmavano il contratto continuando a guardare la bocca della ragazza che rideva allegra, si perdevano nei suoi occhi azzurri prima e per le strade della Germania poi.
La Volkswagen a Stoccarda, le miniere delle Ruhr, le acciaierie Krupps……
Altri preferivano raggiungere parenti o amici al nord; a Torino, a Milano.
I contadini del paese facevano su e giù in piazza e bestemmiavano sulla mancanza di lavoro e sulle loro miserie…..poi si avvicinavano al cartellone del cinema come se fossero davvero interessati dallo spettacolo serale…ad uno ad uno si lasciavano catturare dalla sirena…le fabbriche tedesche e quelle del nord Italia si riempivano ed il paese si svuotò….il cartellone del cinema rimase per un certo tempo sempre lo stesso…Quo Vadis...poi… il cinema chiuse, per sempre.