Siracusa: morte di Emanuele Scieri, il consiglio comunale chiede di riaprire l’indagine sulla tragica fine del parà

Creato il 12 marzo 2014 da Giornalesiracusa

News Siracusa: il consiglio comunale ha chiesto la riapertura dell’indagine per fare piena luce sulla morte del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuta nell’agosto del 1999 all’interno della caserma Gamerra di Pisa. Dopo un’intera notte di agonia Scieri morì nello spazio sottostante alla torre di prosciugamento dei paracaduti, senza che nessuno gli prestasse soccorso. Un atto di nonnismo, coperto da generali e commilitoni, a cui la famiglia e gli amici riuniti anche in un comitato hanno chiesto per anni di fare luce e parlare. Tutto inutile, quasi un muro di gomma. Il consiglio comunale ha così deciso di rendere esecutivo l’appello fatto la scorsa estate da Ermanno Adorno ed Elio Tocco, i quali rivolsero un appello per sollecitare le istituzioni a chiarire il mistero della morte del giovane avvocato siracusano.

Intanto i generali della Folgore nel frattempo hanno proseguito la propria carriera o sono adesso in pensione. Per chiedere un’operazione verità è stato inserito l’argomento nell’ordine del giorno della seduta del consiglio che se ne occuperà il 7 aprile. Una spinta che potrebbe risultare decisiva considerato che solo una Commissione parlamentare con pieni poteri d’indagine potrebbe riaprire il caso e visto che, nell’ottobre del 2002, una tale proposta venne affossata dalla Commissione Difesa della Camera. Un modo anche per impegnare il sindaco a farsi portavoce della richiesta del consiglio comunale e ad inviare l’ordine del giorno ai presidenti di Camera e Senato, ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai parlamentari siracusani. Intanto il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha chiamato la madre di Emanuele Scieri, Isabella Guarino, confermandole il proprio impegno sulla vicenda.


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