“Sirchia, dimettiti”. Il PD contro gli indagati

Creato il 26 agosto 2011 da Lapulceonline

“La situazione al Comune di Alessandria è paradossale: in quattro anni è successo di tutto”. E per “tutto” Gianni Ivaldi (PD) intende le  tante indagini giudiziarie che hanno colpito direttamente o indirettamente gli amministratori comunali o dirigenti nominati durante la “legislatura” Fabbio. Il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico ribadisce anche oggi che il Sindaco si deve dimettere, ma non solo lui. Il motivo del giorno? Il rinvio a giudizio di otto dirigenti-amministratori della società “Terre d’Acqua” di Trino Vercelle in cui compare il neo ingegnere capo del comune di Alessandria, Nicola Sirchia, nonché assessore ai lavori pubblici dell’ente comunale di Casale Monferrato e dirigente di spicco di Forza Italia. Per lui come per altri (tra cui il sottosegretario all’agricoltura, l’on Roberto Rosso) ci sarebbe una accusa di associazione a delinquere. Secondo i magistrati la società avrebbe usato parte dei fondi pubblici per scopi non inerenti l’attività primaria. “Necessarie e urgenti, le sue dimissioni”, tuona Ivaldi. L’ingegnere capo, per il ruolo delicato che ricopre, deve essere una persona “che gode della massima fiducia e per la quale non si ipotizzino reati”, scrive il politico di centrosinistra, che appena aperti i giornali di oggi non ci ha pensato due volte a criticare l’amministrazione mandrogna.

Nicola Sirchia era diventato ingegnere capo nel marzo scorso, a seguito di un “rimpastino” dei dirigenti di Palazzo Rosso, giustificato dalla Giunta come un turn-over necessario per non fossilizzare i manager pubblici sempre e solo agli stessi compiti. Ma nei corridoi l’ipotesi del cambio dei dirigenti sarebbe dovuto a divergenze di vedute, forse anche a seguito dell’assegnazione dell’appalto per il ponte Meier. Lo storico ingegnere capo, Marco Neri, era stato così spostato ad altro incarico.


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