Sirena mezzo pesante in movimento – Barbara Garlaschelli

Da Gialloecucina

Trama

Sedici anni; il mare, un tuffo: lesione alla quinta vertebra cervicale. Dopo vent’anni, una scrittrice racconta i dieci mesi che le hanno cambiato la vita. Dieci mesi trascorsi in ospedale, tra paura e speranza, coraggio e sofferenza. Un libro sull’handicap e il dolore, ma anche sull’amore, l’amicizia e la solidarietà.

Recensione a cura di Alessandro Noseda

Ancora una volta mi trovo a scorrere la lista delle letture suggerite per l’estate a mia figlia e ad essere in totale disaccordo con la scuola. Sempre i soliti noti. Che noia!!!  Mancano, ad esempio,  “La mia vita in due tempi” di Mirco Levorin (di cui vi ho gia’ parlato qui) e “Sirena, mezzo pesante in movimento” di Barbara Garlaschelli. Se il primo e’ il racconto del giovane padovano prima e dopo il tragico sinistro automobilistico che l’ha reso invalido, il secondo e’ la cronaca puntuale ed impietosa dei dieci mesi successivi all’incidente che ha modificato il corso della vita dell’autrice milanese. Che la Garlaschelli sappia scrivere e’ fatto assodato. Ma in questa autobiografia, reportage della battaglia per riprendere il controllo del proprio corpo, si mette a nudo con una intensita’ unica. Profonda, intelligente, caustica, diretta, ironica e leggera al contempo. Un tuffo con gli amici in una giornata spensierata cambia il corso di una vita. Barbara trova in se’ le energie per rinascere nel nuovo corpo da sirena, con la coda al posto delle gambe che l’hanno abbandonata. Un messaggio struggente, intenso e formativo per i nostri adolescenti, alle prese coi drammi dell’eta’ di mezzo, ma utile anche a noi adulti, per riflettere profondamente sui valori concreti della vita. Imperdibile!

Dettagli

  • Copertina flessibile: 133 pagine
  • Editore: Salani (21 ottobre 2004)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8884514088
  • ISBN-13: 978-8884514080


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