di: Prof. Michel Chossudovsky
L’ultimo attentato terroristico a Damasco viene descritto dai media come un’altra iniziativa sponsorizzata dal governo volta a colpire i civili siriani.
Il report di CTV-AP di questo tragico evento, che ha causato la morte di 27 persone e circa 140 feriti, è pieno di contraddizioni. In primo luogo si riconosce che l’obiettivo degli attacchi erano gli edifici governativi, tra cui quelli dell’intelligence aeronautica e della Sicurezza Nazionale a Damasco:
Sabato, due esplosioni hanno scosso Damasco, la capitale siriana … Le due autobombe avevano come obiettivo gli edifici dell’ intelligence e della sicurezza della capitale. ( CTV,17 marzo 2012, enfasi aggiunta)
Ovviamente, ne consegue che – afferma la relazione – il regime siriano è responsabile di colpire i suoi propri edifici governativi.
Ora, perché mai avrebbe dovuto farlo? La risposta: “Gli attacchi si sono verificati nelle zone dove generalmente la sicurezza del governo è elevata, sollevando i sospetti dell’opposizione che il regime del presidente siriano Bashar al-Assad era responsabile“. (Ibid, enfasi aggiunta)
Gli attacchi hanno le impronte digitali di un’operazione di intelligence attentamente pianificata.