Siria: oltre 5.300 morti a luglio, secondo Ong

di Gabriella Maddaloni - 3 agosto 2014

Di Gabriella Maddaloni. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha fatto sapere ieri che nel solo mese di luglio la guerra civile tra forze governative ed estremisti islamici ha prodotto ben 5.340 morti.

L’Osservatorio, che ha sede in Gran Bretagna ma vanta numerosi contatti in Siria tra gli attivisti delle opposizioni, riporta che 1.067 delle vittime sono civili, che includono 225 bambini e 140 donne. Il bilancio dell’Ondus, che non può essere confermatoda fonti indipendenti, aggiunge che il resto delle vittime sarebbero  “combattenti siriani e stranieri, disertori, soldati delle truppe governative di Bashar al-Assad e miliziani filogovernativi”.

Stime non ufficiali affermano che dal 2011 – anno d’inizio di questa guerra civile – i morti sono stati oltre 170.000. Come fa notare il quotidiano “La Stampa”, il numero dei morti della guerra civile siriana ha ormai superato quello del conflitto civile libanese, che fece strage di vite per 15 anni, dal 1975 al 1990. Si tratta di un conflitto atroce, di natura “settaria”, come l’ hanno definito nel 2012 le Nazioni Unite. Questo a causa dell’elevato numero di stragi messe in atto dai fondamentalisti islamici nei confronti delle varie minoranze religiose del Paese.

Questa guerra, pur svolgendosi quasi “in sordina” e lontano dall’attenzione dei media mondiali –  attualmente concentrati sul conflitto israelo-palestinese a Gaza – continua a produrre cifre drammatiche, non solo con i morti. Almeno 4 milioni sono gli sfollati siriani all’interno della Nazione, e 2,5 milioni sono quelli scappati in altri Paesi, quali Turchia, Giordania, Libano e Kurdistan iracheno.