Le attività della Siria sono state sospese dal 16 novembre, fino a quando, le autorità di Damasco non applicheranno il piano arabo che porta alla fine delle ostilità interne. Questa è la decisione della Lega Araba, annunciata dal Ministro degli Esteri del Qatar, presidente di turno della Lega.
18 i Paesi che hanno votato sì, due, Libano e Yemen, avrebbero votato no. L’Iraq invece si è astenuto.
Il documento, letto da Hamad Ben Ghazem annuncia che è intenzione della Lega Araba prendere contatto con le organizzazioni internazionali per i diritti dell’uomo.
In aggiunta, la Lega si appella ai Paesi arabi affinché ritirino i propri ambasciatori dalla Siria e impongano sanzioni a livello economico e politico. Le opposizioni siriane sono inoltre invitate al Cairo per un accordo di transizione.
Secondo le Nazioni Unite sarebbero 3.500 i morti dall’inizio del conflitto, sette mesi fa.