SIRIA - La strage denunciata dal Consiglio nazionale siriano, avvenuta venerdì e definita dal capo degli osservatori dell'Onu, il generale Robert Mood, come ''un brutale tragedia'' ha portato alla morte di almeno 110 civili che sono stati uccisi a Hula, nella provincia siriana di Homs, dalle forze fedeli al presidente Bashar al-Assad.
Le truppe siriane hanno ucciso 110 civili, tra cui 32 bambini, a Hula, regione che include diverse città e villaggi nella provincia centrale di Homs. È quanto riferiscono l'Osservatorio siriano per i diritti umani e i Comitati di coordinamento locali, secondo cui le forze del presidente Bashar Assad hanno aperto il fuoco con mitragliatrici pesanti, carri armati e mortai.
A questo punto il piano di pace dell'Onu per la Siria è sul punto di fallire, o forse è già fallito.
Gli osservatori delle Nazioni Unite, arrivati ieri a Homs hanno confermato la morte di 110 persone chiamando in causa l’esercito per la strage accertando "l’impiego dei cannoni di carri armati" nel bombardamento di Hula.
La situazione in Siria resta estremamente seria, Il Consiglio Nazionale Siriano chiede una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per "determinare le responsabilità del massacro", mentre arriva unanime la condanna della comunita' internazionale attraverso le parole del segretario generale dele Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e da diverse singole cancellerie europee.
ILARIUS
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