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Siria: una cicatrice sul cuore

Da Traveltotaste

 Piana siriana_Travel to Taste

La cicatrice che ho sul cuore si apre ogni volta che sento parlare di Siria. Forse chi non l’ha visitata non può capire davvero cosa significa immaginare che molto di ciò che è stato immortalato nelle foto probabilmente non c’è più. E magari nemmeno quel simpatico commerciante di tappeti che mi offrì un delizioso caffè amaro al cardamomo. La piana siriana dà il benvenuto in uno spazio dedicato ai ricordi di un Paese che non potrà mai essere lo stesso.

Ebla_Travel to Taste

Il sito archeologico di Ebla, a pochi chilometri da Aleppo, è ricco di fascino e storia. Qui, illuminato dalla luna piena, è stato immortalato dalla finestra della mia “tenda sul tetto” (dell’auto ovviamente).

Aleppo_Travel to Taste

Il suq di Aleppo è, o meglio era, un luogo delle meraviglie, dove colori e profumi e si intrecciano creando immagini dalla bellezza unica e inconfondibile. 

Aleppo_souq_Travel to Taste

Mistero e forza erano invece evocati dalla maestosa porta della cittadella, che un colpo di mortaio ha fatto saltare in aria. Realizzata in modo da non poter essere espugnata, non ha retto alla violenza delle armi.

Aleppo_cittadella_Travel to Taste

La religiosità che permea la Moschea degli Ommayadi di Damasco conquista ogni visitatore attento a osservare le persone in pellegrinaggio.

Damasco_moschea_Travel to Taste

Hama, infine, continua a essere un feroce campo di battaglia. Le sue norie sembravano piangere, già al momento della mia visita, per un destino infame. Io ne voglio ricordare il canto soave e i colori vivaci.

Hama_Travel to Taste


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