Siria:il parere della CELI

“Il possibile intervento militare in Siria rivela l’incapacità crescente dell’Uomo a individuare vie alternative alle armi per la soluzione di conflitti drammatici e rende ancora più urgente e inderogabile la testimonianza di pace delle donne e degli uomini cristiani”: lo afferma Holger Milkau, Decano della CELI

La dichiarazione è nel solco della recentissima presa di posizione
della Federazione Luterana Mondiale

Roma, 5 settembre 2013 – La Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI), ente ecclesiastico che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola e i cui rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa siglata nel 1993, rende nota una dichiarazione del Decano Holger Milkau sul possibile sviluppo politico-militare dell’attuale scenario in Siria.

 “Sta ormai diventando una triste consuetudine che – innanzi all’instabilità di alcune aree del mondo e a conflitti che sconvolgono il nostro animo – decisori politici, pensatori e gruppi di potere individuino nell’uso delle armi l’unica via per la soluzione di tali situazioni. E questo rischia di avvenire per l’ennesima volta in Siria, nonostante la storia anche recente abbia dimostrato l’inadeguatezza e, spesso, le tragiche conseguenze di tali azioni. Tali scelte riflettono l’incapacità crescente dell’Uomo a percorrere la strada del dialogo, del confronto e della mediazione. Questa è una constatazione, se possibile, ancora più amara nel 2013 perché – nel percorso di avvicinamento all’anniversario della Riforma nel 2017 – è l’anno dedicato dai noi luterani al tema della tolleranza. Ma è anche uno stimolo a tutte le donne e gli uomini cristiani per impegnarsi a difesa della pace e del dialogo” ha affermato Holger Milkau, Decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia.

La dichiarazione del Decano Milkau è in linea con la presa di posizione della Federazione Luterana Mondiale (FLM) – di cui la CELI fa parte – recentemente espressa da una dichiarazione congiunta del Presidente Vescovo Munib A. Younan e del Segretario Generale Rev. Martin Junge: esprimendo grande dolore e profonda preoccupazione per la continua brutalità e l’orrore del conflitto in Siria, hanno invitato con forza i governi ad astenersi da qualsiasi azione militare come mezzo per affrontare le complesse questioni in gioco in Siria; e, al contrario, hanno ribadito la necessità di cercare una soluzione politica e diplomatica del conflitto, nella convinzione che a beneficiare di un eventuale intervento militare occidentale in Siria sarebbero soltanto gli estremisti.

La FLM è presente in Giordania, dove offre sostegno ai siriani rifugiatisi nel campo profughi di Za’atri e nelle vicine comunità nella parte settentrionale del paese. L’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite stima che ci siano circa 482.000 rifugiati siriani registrati in Giordania, tra cui quasi 130.000 residenti a Za’atri.

All’interno del campo Za’atri la FLM fornisce supporto psicologico e assistenza materiale ai rifugiati. Nelle comunità di accoglienza, la FLM forma donne siriane e giordane in attività generatrici di reddito, così come giovani leader nella prevenzione dei conflitti, la mitigazione e la costruzione della pace.

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, CELI, essendo statutariamente bilingue, italiano e tedesco, è un ente ecclesiastico che attualmente raggruppa 15 comunità presenti tra la Sicilia e l’Alto Adige. La prima comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.

I Luterani presenti in Italia sono circa 7.000 e sono riuniti nella CELI, i cui rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione). La CELI dispone di un organo di stampa ufficiale (Miteinander/Insieme) e di strutture sociali, quali una scuola materna e un centro diaconale, ed è socia della casa editrice Claudiana, insieme con la Chiesa Evangelica Valdese, le Chiese battiste italiane e le Chiese metodiste in Italia. (www.chiesaluterana.it)