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Sistemi antifurto via radio: banda satura e interferenze radio

Da Mauro

Sistemi antifurto via radio: banda satura e interferenze radioHo letto l’interessante articolo e avendo qualche esperienza in merito posso testimoniare che spesso la funzione anti-jamming sulle centrali a frequenza unica 433 mhz, venga esclusa a seguito di numerosi falsi allarmi causati da radioamatori che, guarda caso, sono autorizzati a trasmettere proprio su questa banda! dove si trovano tra l’altro anche i radiocomandi apri-cancello, i baby monitor e radio-giocattoli vari… Non so spiegare la logica assurda di utilizzare per i sistemi antifurto una banda già cosi satura di interferenze radio. Molto meglio sarebbe ad esempio intorno a 400 Mhz. La doppia frequenza 433/866 Mhz secondo me rappresenta oggi l’unica garanzia di funzionamento esente da disturbi e tentativi di jamming.

Sistemi antifurto via radio: banda satura e interferenze radioCapisco la sua perplessità, più che giustificata, ed in effetti il problema è stato posto più volte in sede internazionale anche all’ETSI, l’Ente Europeo che assegna le radio frequenze. Purtroppo il problema è che i sistemi antifurto sono stati catalogati nei cosiddetti LPD (Low-Power Devices) con potenze di trasmissione inferiori ai 10 mW, dove operano appunto TUTTE le apparecchiature tipo radio-comandi, giocattoli, etc. con antenna fissa e senza necessità di licenza.
A seguito delle numerose segnalazioni, l’ETSI assegnò poi i sistemi di allarme agli SRD (Short Range Devices) che operano nella 866 MHz risolvendo in effetti in parte il problema (la 866 era meno congestionata).
L’assegnazione delle frequenze in campo Europeo ed internazionale è sempre stata materia molto delicata e le frequenze libere sono poche, per non dire che le applicazioni del campo della sicurezza (in termini numerici) non giustificano agli occhi dell’ETSI un’assegnazione ‘riservata’ come spesso noi del settore abbiamo auspicato.


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