«La prima rivoluzione che serve alla Sicilia comincia dal fare diventare normali le nostre città, cominciando dall'acqua».
E' quanto scrive il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, in una lettera inviata al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, circa l'emergenza idrica nell'agro ericino, dove, assicura, "i comuni sono coesi, su questo fronte". Chiede l'avvio dei lavori «per la manutenzione e il rifacimento delle condotte idriche a Casa Santa e Pizzolungo». Si tratta di lavori finanziati dalla Regione con 800mila euro. La gara è già stata aggiudicata, con un ribasso di oltre il 26%, alla ditta «Nasa» di Ganci. Tra gli interventi programmati c'è la realizzazione di una nuova condotta a Rigaletta, dal serbatoio di San Giovannello fino al centro abitato. Previste, inoltre, delle sostituzioni della rete idrica in diversi punti del territorio comunale e una condotta d'adduzione in via dell'Acquedotto.
Tranchida vuole inoltre pagati da Eas e Regione i danni per «l'aggressività chimica dell'acqua dissalata». Tranchida rivendica inoltre «la ridistribuzione dei volumi idrici dei pozzi regionali di Bresciana».