Volevamo scrivere questo post in real time, ma un impegno, un moto di nostalgia, etc ci hanno ritardato e dobbiamo ammettere che questa differita un po' ci ha fatto perdere i dettagli, ma non possiamo non parlarvene!
La città merita e la primavera incipiente la trasforma in una meta perfetta! ... Anche se visitarla in inverno pieno ci ha veramente rincuorato: immaginate di lasciare alle vostre spalle pioggia, vento e stress da vita quotidiana per essere accolti da un tiepido tramonto a San Pablo. Ma non dovevate parlare di Siviglia?
Ma mica vorremo passare il nostro piccolo fine settimana in aeroporto? No, ovvio. Allora raggiungiamo di corsa la città! Si può scegliere fra bus e taxi, consigliamo entrambi i mezzi perché la distanza è breve (10 km).
Il vero relax inizia qui. Diciamocelo, sederci a gennaio all'aperto, respirare a pieni polmoni l'aria mite, leggere un libro e bere ottima Cruzcampo ci ha riempito di gioia, lasciandoci una piacevole sensazione di libertà mista a chiccissimo allure bohemien. A vederci dal di fuori chi mai avrebbe pensato che scappavamo da una serie infinita di pensieri tristi? Nee trasudavamo il fascino del viaggiatore vintage (tiè!).
Come anticipato sopra, è passato del tempo e non ricordiamo bene tutto, vi faremo un breve elenco di ciò che ci è rimasto maggiormente impresso, dai luoghi alla cucina.
Imperdibili i Reales Alcázares, un insieme architettonico che costituisce le fortezze reali ricche di sale, stanze e cortili circondati da superbi giardini.
Visto che siete arrivati fin qui è d'obbligo la scoperta della Cattedrale e una foto al El Giraldillo, la statua del Trionfo della Fede (in origine era stata posta a coronamento della torre campanaria, potete visionare comodamente una copia all'ingresso della cattedrale).
Come ogni buona città del Sud che si rispetti vi sorprenderà con la presenza di giardini e svariate zone di fuga dal caldo torrido e fra queste non potete privarvi di una passeggiata al Parco di María Luisa, il giardino pubblico più noto della città, adiacente Plaza de España.
E già che ci siete fate un saltino nella bella Plaza de España, una piazza di 200 m di diametro, dalla forma circolare che rappresenta l'abbraccio della Spagna e delle sue antiche colonie, attraversata da un canale.
E ora passiamo alla parte che la maggior parte di voi aspetta con più ansia, quella culinaria... Eh lo sappiamo che siete dei golosoni, inutile fare i vaghi.
(E ringraziamo il nostro cervello in fuga che ci ha nominato in spagnolo le foto!)
Da grandi estimatori della colazione non possiamo che ripensare con compiacimento alla scoperta della Tostada: un panino morbido fuori e croccante dentro che nella versione più classica è ripieno di pomodoro grattugiato, sale, olio e fettina di prosciutto.
Nella foto potete ammirare un completo: Cafè con leche y tostada jamòn, aceite.
Questo lo abbiamo preso al bar la Abaceria, zona Porta Carmona.
Dall'esterno sembra solo un pub, e invece no! Vi stupisce con la colazione preparata al momento.
La tostada oltre ad essere buona ha un grande valore aggiunto: vi lascerà un senso di sazietà per tutti la mattina e potrete gironzolare ad oltranza.
Noi siamo rimasti piacevolmente colpiti da La Isla, non solo per l'arredamento dai colori marinari e l'aspetto tanto vintage, ma anche (e soprattutto) per il meraviglioso cartoccetto di frittura mista!
E' una friggitoria di pesce dove potrete mangiare al volo, ma con grande soddisfazione del palato e del portamonete.
La città è ricca di taperie, da quelle super chiccose, dette di "disegno" a quelle più tradizionali.
Intanto vi consigliamo una taperia classica, sita vicino alla zona vivace di notte...Eh poi non dite che non siamo utili!
El Ambigù, zona Almeda De Hercules, vi potrà sfiziare con patè, jamon, filetti, eetc.etc.
Consigliamo di scegliere la versione tapas, così assaggiate un po' di tutto.
Altro posto che vi consigliamo é la taperia Los Coloniale, zona Catedral.
La grande presenza di stranieri ci aveva fatto dubitare, ma ci siamo fermati perché era l'unica cucina ancora aperta.
Ed ecco qui alcune delle sfiziosità che avviamo provato:
Pimentos asados y croquetas de espinajas (Peperoni arrosti con ceoquetas di spinaci)
Salmorejo Cordobés, ovvero una zuppa fredda a base di pomodoro,aglio, pezzi di pane duro, olio extravergine di oliva, aceto, sale il tutto frullato con un frullatore ad immersione. quei bruscoletti sopra sono pezzetti di jamón serrano (prosciutto crudo stagionato).
Berenienas fritas con salmorejos (melanzane fritte con salmorejo)
Solomillo con crema de almendras (Filetto con crema di mandorle)
Tostaditas cn huevo de codorniz (Bruschettina con prosciutto locale e uova di quaglia)
In finale quello che ci è rimasto di Siviglia è un raggio di sole che scalda il cuore; è la percezione che il mondo gira benissimo senza stress e senza sovrastrutture, perché si lavora per andare in vacanza e non per comprare il macchinone antiecologico; è la certezza che otras prioridades ci rendono la vita migliore, è la gioa di aver ritrovato un'amica e vederla serena ed essere felicemente certi che non avrebbe potuto fare scelta migliore.