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Siviglia-Valencia 2-0: Rakitic show, qualificazione in cassaforte

Creato il 24 aprile 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

Europa League Siviglia Valencia – Conquistare la finale di Europa League per coronare una stagione fantastica per il Siviglia, giocare la finale di Torino per riscattare una stagione tutt’altro che brillante per il Valencia. Al Roman Sanchez Pizjuan va in scena il primo atto della semifinale tutta spagnola. Ah già, come se non bastassero le motivazioni sopracitate non dimentichiamoci che si tratta di un derby spagnolo, non una cosa qualsiasi da quelle parti.

Nessuna novità nei due schieramenti: 4-2-3-1 per il Siviglia con Beto tra i pali, Figueiras, Pareja, Fazio e Navarro a comporre il reparto arretrato, Mbia e Carriço davanti alla difesa e Rakitic, Vitolo e Reyes alle spalle dell’unica punta Carlos Bacca. 4-4-2 invece per il Valencia, davanti a Guaita, Pereira, Fuego, Mathieu e Bernat, a centrocampo Parejo, Keita, Cartabia e Feghouli e il solito duo Edu Vargas-Paco Alcacer a formare il reparto offensivo. L’inizio nervosissimo della partita ci offre l’ennesima dimostrazione – come se servisse – di quanto le due squadre sentano la partita. Tanti scontri di gioco e animi incandescenti, con l’arbitro Skomina che fatica non poco a tenere in mano la partita. Nonostante il tantissimo possesso palla del Siviglia nei primi minuti di gioco, è il Valencia al sedicesimo ad avere l’occasione dello zero a uno, con Paco Alcacer che dopo aver ricevuto da Feghouli lascia partire un missile terra-aria che Beto respinge con i pugni. I minuti passano, ma la partita continua a rimanere continua carica di tensione: gioco molto spezzettato, con continue ramanzine di Skomina nei confronti dei giocatori di entrambe le squadre. Al minuto 25 il Siviglia si sveglia improvvisamente. Prima Rakitic da corner pesca la testa di Fazio che finisce di poco a lato, e poi sempre il numero undici croato imbuca splenditamente Bacca, che prova il diagonale con il destro, ma spedisce il pallone sul fondo.

Due preavvisi dell’imminente gol del vantaggio. Minuto 32, calcio di punizione dalla trequarti sinistra battuto da Rakitic, svetta Carriço che serve Mbia sul secondo palo, il centrocampista ex Marsiglia prima si incarta sul pallone, ma poi trova un colpo di tacco favoloso che sorprende Guaita e vale il vantaggio. Clamoroso però l’errore dell’assistente italiano Gianluca Carriolato, che incredibilmente sulla spizzata di Carriço non segnala il fuorigioco chilometrico di Mbia. Nemmeno il tempo di riordinare le idee per il Valencia, che dopo quattro minuti arriva la doccia gelata. Bacca duetta meravigliosamente con Vitolo, e davanti a Guaita questa volta non pecca di precisione, infilando la rete del doppio vantaggio. Settima rete in Europa League per il colombiano, la ventunesima della sua straordinaria stagione. Al quarantaquattresimo è ancora il destro fatato di Rakitic con conseguente colpo di testa di Fazio a creare scompiglio in area di rigore del Valencia, la mira questa volta é buona ma Guaita é attento nell’evitare un clamoroso tre a zero. Senza recupero, al quarantacinquesimo Skomina manda tutti negli spogliatoi, nulla di meglio per il Valencia.

Immediato botta e risposta nei primi dieci minuti della ripresa tra le due squadre: prima Mathieu va vicino al gol del due a uno con una punizione dal limite, e poi ancora Fazio, per la terza volta, rischia nuovamente di trovare la via della rete. La prima occasione clamorosa della ripresa però é per il Siviglia, indovinate con chi? Sempre lui, sempre l’onnipresente Ivan Rakitic che con l’ennesimo pallone geniale della sua partita serve Bacca davanti a Guaita, il tiro del colombiano è forte ma centrale, e così il numero uno ospite respinge con il corpo. Nel momento più difficile della partita per il Valencia, precisamente al minuto 65, Edu Vargas ha l’occasione per riaprire la partita e la qualificazione, ma il suo destro a giro dal limite dell’area si spegne per questione di millimetri a lato. Dieci minuti dopo ci prova il subentrato Jonas, ma Beto è attento. La sfortuna continua ad accompagnare il Valencia, e infatti al ottantaseiesimo il colpo di testa di Vargas, a Beto battuto, incoccia sulla traversa. Dall’occasione del potenziale due a uno, al brivido del possibile tre a zero. Fortuna per Guaita che il neoentrato Iborra, a pochi centimetri da lui, manda alle stelle all’ultimo minuto l’occasione del tre a zero. Poco importa però, perché servirà comunque un’impresa al Valencia nella partita di ritorno per conquistare la finale dello Juventus Stadium.

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