"Bisogna cominciare bene", ha aggiunto. E il riferimento è al match contro l'Inghilterra al Murrayfield. Cominciare bene e - soprattutto - tenere botta per ottanta minuti. Tanto contro gli inglesi quanto soprattutto contro l'Argentina gli ultimi minuti di partita sono stati traumatici per gli scozzesi, finiti fuori dalla Rugby World Cup sul più bello. Il faccia a faccia con gli uomini di Staurt Lancaster è l'occasione per rimettersi in riga e aggiunge valore alla discussione proprio la scelta di Ford come capitano: uomo di prima linea e solitamente è da quelle parti la key area quando le due nazioni si affrontano. O comunque in mischia.
Robinson elogia il tallonatore sia come giocatore che come leader, guida: "Il suo prossimo passo è quello di diventare capitano. E sono impaziente di vedere come si comporterà". Per gli annali, Ford (nato il 23 aprile 1984) finora ha raccolto 53 caps con la maglia Blue Navy, è stato al tour dei British & Irish Lions del 2009 in Sud Africa e sarà il 112° capitano nella storia della Scozia, nel giorno della Calcutta Cup.
"Devo ringraziare di essere stato scelto come capitano di una squadra con così tanto potenziale", ha fatto sapere il diretto interessato. Il potenziale, appunto.
La Scozia il 4 febbraio ospita come detto l'Inghilterra, poi affronterà in trasferta il Galles, mentre il 26 febbraio tornerà a Murrayfield con la Francia. Sabato 10 marzo sarà il turno dell'Irlanda a Dublino e infine, sabato 17, sarà all'Olimpico di Roma contro l'Italia.