SIZIANO (pv).Non chiamateli disabili, il Godfellas Pavia inizia il campionato di hockey di carrozzina.
Creato il 24 ottobre 2014 da Agipapress
SIZIANO (pv). Non
disabili, ma atleti: con questa premessa la squadra dei GoodFellas Pavia
scenderà in campo domenica 26 ottobre al palazzetto dello sport di Siziano per
la prima giornata del campionato di Hockey su carrozzina elettronica.
Cinque giovani, uomini e donne, saranno impegnati a
difendere i colori di Pavia nel girone D del campionato di serie A 2 contro
avversari prestigiosi.“Siamo stati inseriti in un girone di ferro –
spiega Fabio Pisastu giovane atleta del team - i nostri avversari sono due
formazioni genovesi, Aquile Azzurre e Blue Devils, e una milanese i Turtles,
tre squadre con una buona esperienza appena retrocesse dalla serie maggiore. Il
nostro impegno sarà massimo, puntiamo a vincere almeno una partita”.
Gli otto ragazzi del team, Daniela Trevisan e Katia
Pietra (portieri T- Stick), Antonio Lauro (mazza), Davide Grapeggia (mazza),
Fabio Vetere (mazza) Alberto Masini (T-Stick), Fabio Pisastu ( T-Stick), Sylvie
Nadege Alliman (mazza), disputeranno sei partite, da ottobre a marzo, le due
formazioni, che al termine del girone si saranno classificate ai primi 2 posti,
faranno i play off per accedere alla serie maggiore.“La nostra realtà è agli
albori – prosegue Fabio – dopo un avvio in salita oggi riusciamo ad
essere più competitivi, prendiamo meno gol e siamo anche più concreti. La squadra sta crescendo bene,
ci sono ragazzi giovani e meno giovani, uomini e donne, l'unica forza
necessaria è quella che si impegna ad azionare il comando della carrozzina
elettronica”.
Arrivato in Italia dal nord Europa agli inizi degli anni
90, grazie all'azione del gruppo giovani Uildm ( Unione Italiana lotta alla
distrofia muscolare), questo sport
praticabile anche da chi ha una
forma grave di disabilità, ha l'obiettivo di trasformare disabili in atleti.“Il
progetto, nato quattro fa con la collaborazione dell'Università di Pavia, è
partito dapprima con una fase sperimentale – racconta Fabio Pirastu,
giovane atleta del team – visti gli ottimi risultati di interesse da parte
dei disabili e del pubblico, nella stagione 2011/2012 è stata formata la
squadra dei Goodfellas su un progetto di Uildm Onlus Pavia con la quale ci siamo iscritti per la prima
volta al campionato nazionale organizzato dalla FIWH (Federazione Italiana
Wheekchair Hockey)”.
L'hockey su carrozzina elettronica si gioca su un campo
di 26 per 16 metri, simile al campo da basket, non ci sono limiti di età. Gli
atleti in grado di muovere gli arti
superiori usano una mazza, coloro che
hanno una maggiore disabilità si affidano ai T-stick agganciati alla carrozzina
. A fare la differenza è la carrozzina
elettronica. “La velocità massima consentita è di 12 km/h, – aggiunge
Fabio – ad oggi abbiamo due carrozzine che hanno quella velocità e una terza dovrebbe arrivare il prossimo
mese, c'è un attento controllo durante le partite da parte dei giudici sulla
velocità delle carrozzine, chi supera il limite è soggetto ad esclusione. Il
costo di una carrozzina elettronica si aggira sui 10, 11 mila euro, per
eventuali modifiche da apportare la cifra va dai 400 ai 500 euro – conclude
l'atleta dei Goodfellas Pavia - un
impegno economico non indifferente, anche perché va sommato ai due mezzi di
trasporto necessari per fare le trasferte. Fortunatamente possiamo contare
sull'appoggio delle istituzioni, degli
sponsor e di tanti volontari come
gli scout e gli alpini che ci seguono e ci sostengono”.
L'amministrazione comunale con l'assessore Alice Moggi
(politiche sociali e terzo settore) e Davide Lazzari (sport e mobilità) hanno
sottolineato durante la conferenza stampa il valore inclusivo ed educativo
dell'attività, mostrando grande apertura verso nuove iniziative sul territorio.
“Durante sport exhibition abbiamo dato risalto anche alle attività sportive
di atleti con disabilità – ha sottolineato Davide Lazzari – l'esito è
stato positivo, intendiamo ripetere l'iniziativa con maggiore risalto il
prossimo anno, nel frattempo come assessore alla mobilità sono impegnato a
rendere più accessibile la città anche ai disabili”.
a cura di Federica Bosco
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