Lunedì Lega e Infront hanno inviato all'Agcom e all'Antitrust le linee guida per i diritti della Serie A 2015-2018. Le authority avranno 60 giorni di tempo per esprimersi, dopodiché sarà possibile aprire l'asta. L'obiettivo minimo dei club è di confermare l'attuale miliardo annuo di introiti complessivi. Al momento le dirette in pay tv portano 829 milioni - 561 da Sky e 268 da Mediaset - e se già si era paventata una polarizzazione dei valori, il dribbling del Biscione in Europa rischia di accentuare questa tendenza. Intanto per ragioni di cassa: il budget di Mediaset si è assottigliato mentre Sky ha un tesoretto. E poi per ragioni di opportunità: Sky non può non moltiplicare gli sforzi per la Serie A.Si potrebbe arrivare ad ottenere addirittura 1,3-1,4 miliardi di euro all'anno concedendo tutti i diritti in esclusiva a un singolo operatore. L'a.d. Sky, Zappia, in una recente riunione in Lega, si era detto disponibile ad alzare l'asticella dell'offerta, a fronte di una maggiore esclusiva. Lega e Infront studieranno i pacchetti in modo da mantenere la concorrenza tenendo conto dei nuovi scenari. Anticipi e posticipi solo su una piattaforma? Non fattibile. Si può lavorare sulle squadre o sulle altre partite. Adesso ce ne sono 56 in esclusiva per Sky, peraltro le meno appetibili. I margini di manovra sono enormi.
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