Magazine Cinema

Skyfall

Creato il 06 novembre 2012 da Misterjamesford
SkyfallRegia: Sam MendesOrigine: UK, USAAnno: 2012Durata: 143'
La trama (con parole mie): nel corso di una missione ad Istanbul, impegnato in un inseguimento con un agente venuto in possesso di un drive che rivelerebbe ai nemici dell'MI6 la posizione degli agenti del servizio segreto britannico infiltrati in tutto il mondo, James Bond viene "sacrificato" da M in nome della riuscita dell'incarico, peraltro mancata.Lo 007 si ritira così lasciando che lo diano per morto fino a quando una misteriosa organizzazione attacca la sede della stessa MI6: a quel punto, spinto dal senso del dovere e dai legami quasi "di famiglia" con M, l'agente fa il suo ritorno.Molte cose, però, minacciano la sua missione oltre ai nemici dell'Inghilterra: Bond non è più brillante come un tempo, e il dubbio che possa essere soltanto un ingranaggio sostituibile rischia di diventare un peso troppo grande con il quale confrontarsi in un momento delicato come quello di una missione potenzialmente senza ritorno.
Skyfall
Quando Daniel Craig raccolse il testimone dello spento Pierce Brosnan - uno degli 007 peggiori di sempre - rimasi piacevolmente stupito dalla scelta di optare per un Bond più rude ed "operaio", più avvezzo allo scontro fisico che non agli aperitivi di lusso: inoltre, Casinò royale si rivelò un ottimo prodotto d'azione, cui seguì il più posticcio ma comunque discreto Quantum of solace.
Skyfall, il terzo capitolo della saga dell'agente segreto più famoso del grande schermo con protagonista l'appena citato Craig, prometteva scintille già dal nome del regista: Sam Mendes, autore di cult come American beauty e Revolutionary road.
Senza passare dal via, dunque, lo stesso giorno dell'uscita casa Ford ha finito per trasferirsi, nonostante la pioggia torrenziale, in sala per gustarsi quello che prometteva di essere uno dei migliori film dedicati a Bond mai realizzati: peccato che la delusione - come spesso accade quando le aspettative sono molto alte - fosse dietro l'angolo, e Skyfall si sia rivelato fondalmentalmente come uno dei prodotti più posticci e senz'anima che abbia potuto osservare negli ultimi mesi.
Certo, la regia ed ogni altro aspetto tecnico risultano impeccabili, la confezione è pressochè perfetta, il cast funziona a meraviglia - con gente come Ralph Fiennes e Javier Bardem, del resto, si va sempre sul sicuro -, eppure l'impressione che si tratti di una gigantesca operazione commerciale completamente priva di spessore è presente dal primo all'ultimo minuto, a braccetto con una terribile sensazione di pesantezza che neppure le sequenze d'azione riescono ad indurre a lasciare da parte: quasi due ore e mezza per un titolo di questo genere sono indubbiamente troppe, specie se il ritmo non si rivela in grado di sostenerle adeguatamente - in questo senso, confesso di aver avuto un momento di panico quando, alla fine dell'interminabile primo tempo, la scritta "intervallo" lasciava presagire un altrettanto interminabile seconda parte -.
Come se non bastasse la noia, poi, Skyfall viene ripetutamente e pesantemente segnato da una delle cose che meno sopporto all'interno di una pellicola: le marchette pubblicitarie.
Posso capire, infatti, che parte dei finanziamenti di un film dalle esigenze produttive di un certo livello - e rese ancor più ostiche dalle numerose difficoltà incontrate da Mendes e i suoi nel corso della lunga gestazione dell'opera - possa giungere dagli sponsor, ma trovarmi ad ogni piè sospinto una bella bottiglia di birra, un orologio, un portatile o un capo d'abbigliamento di questa o di quella marca inquadrati in primissimo piano pare davvero al limite dello scandaloso, neanche ci fossimo ritrovati nel bel mezzo di uno spot televisivo comandato dalla produzione.
Inoltre, l'ironia di fondo che aveva caratterizzato il già citato Casinò royale pare essersi vaporizzata ed aver contribuito con la sua sparizione ad arrossare gli occhi di un Bond decadente e triste, cupo e lontano anni luce dalla versione action vista due capitoli or sono: se, però, questo potrebbe risultare funzionale da un punto di vista narrativo e d'introspezione, dall'altro rende clamorosamente kitsch e fuori luogo tutte le sequenze altamente irreali legate alle imprese dell'agente britannico più famoso del mondo, tanto da farlo apparire posticcio quanto un Liam Neeson qualsiasi in un Taken 2 qualsiasi - l'inseguimento con le moto sugli stessi tetti di Istanbul bombardati con scorte infinite di granate dalla figlia di Mills mi ha fatto venire i brividi quasi quanto il volo dal ponte di Bond dopo essere stato colpito dalla sua partner apparentemente infallibile con il fucile a seguito dell'ordine di M -.
Una delusione su quasi tutta la linea, dunque, per un film che vorrebbe essere un thriller d'autore senza averne il cuore ed un circo d'azione senza mostrarne gli attributi: una vera disdetta, perchè la materia sulla quale lavorare era molta, il talento e la tecnica non hanno dato forfait ed il personaggio è di quelli "di una volta", dalle potenzialità ancora enormi - unico acuto di (auto)ironia, l'utilizzo dell'indimenticata Aston Martin "classica" -.
Speriamo che Craig e tutto il franchise si riprendano in tempo per il prossimo capitolo.
Altrimenti, il dubbio che oltre ad M anche Bond possa finire in pensione rischia di diventare una pericolosa certezza.
MrFord
"This is the end
hold your breath and count to ten
feel the earth move and then
hear my heart burst again
for this is the end
I've drowned and dreamed this moment
so overdue, I owe them
swept away, I'm stolen."Adele - "Skyfall" -

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :